Arturo Coello e Agustin Tapia i re, Gemma Triay e Claudia Fernandez le regine. Il Milano Premier Padel P1, ultimo torneo del circuito Premier Padel del 2024 prima delle Finals di Barcellona, si è chiuso in un’atmosfera fantastica.

Erano in 5.500 all’Allianz Cloud per le finali, sono stati 32,000 complessivamente gli spettatori che per una settimana hanno reso questo evento fantastico, come meritava anche Fernando Belasteguin che proprio a Milano ha chiuso la sua carriera.

Nella finale femminile, sesto titolo del 2024 per Triay e Fernandez, dopo l’infortunio subito da Bea Gonzalez che ha costretto la spagnola e Delfi Brea al ritiro durante il secondo set. Poi sono arrivati Coello e Tapia, che contro Fede Chingotto e Ale Galan hanno ottenuto il loro nono titolo di fila, il 14° della stagione, grazie alla 45esima vittoria consecutiva.

UOMINI

Nove titoli di fila, 14 in un 2024 spaventoso, 45 vittorie consecutive. Ad Arturo Coello e Agustin Tapia, che tra due settimane saranno protagonisti delle Premier Padel Finals, quest’anno mancava solo un trofeo in Italia. Dopo aver perso le finali sia nel Major di Roma che nel P2 di Genova, Coello e Tapia hanno trionfato a Milano, battendo 6-4 7-5 in finale Fede Chingotto e Ale Galan. Dalla sconfitta di Genova, non ce n’è stato più per nessuno: Malaga, Madrid, Rotterdam, Valladolid, Parigi, Dubai, Kuwait City, Acapulco, Milano. Sul trono ci sono sempre loro. Onore a Chingotto e Galan, capaci di tornare in finale dopo due sconfitte in semifinale e, in generale, di vincere cinque titoli in questa stagione. Ma Coello e Tapia si sono dimostrati di un altro pianeta.

“Siamo molto felici di vincere qui a Milano – le parole di Coello –. È la prima volta che lo facciamo qui, grazie per tutto l’appoggio di questa settimana”. Tapia, sostenuto in tribuna dai connazionali calciatori Paulo Dybala e Leandro Paredes a cui ha regalato una ‘pala’ ciascuno ricevendo una maglia della Roma e una dell’Argentina, è stato votato mvp della finale: “Grazie a tutti per questa settimana stupenda.

Un grazie anche ai ragazzi (riferendosi proprio a Dybala e Paredes, ndr) che sono venuti a vederci. È stata una settimana dura. Dobbiamo continuare a lavorare per vincere ancora queste partite. Grazie alla mia famiglia e a quella di Arturo per seguirci sempre”.

Dopo un avvio equilibrato, Chingotto e Galan hanno avuto tre palle break per salire 4-2 nel primo set: non le hanno sfruttate e, nel game successivo, sono stati allora Coello e Tapia ad allungare, chiudendo il set con il punteggio di 6-4. Sceneggiatura simile nel secondo set, con i ‘Chingalan’ che dopo aver fallito due palle break nel quarto game hanno ceduto la battuta nel quinto.

La partita, però, non è finita lì, con le teste di serie numero 2 che hanno provato a tenersi nel match, riuscendo a recuperare il break. Quello decisivo è però arrivato sul 6-5, con Coello e Tapia che sono andati a servire per il match, chiudendolo con uno smash dell’argentino.

DONNE

Una settimana dopo aver trionfato nel Major di Acapulco, Gemma Triay e Claudia Fernandez sono anche le regine del Milano Premier Padel P1. Le due spagnole – che partivano in cima al tabellone femminile – hanno chiuso il match in proprio favore dopo il ritiro di Delfi Brea e Bea Gonzalez quando il punteggio era di 6-7 5-2, a causa di un infortunio della giocatrice spagnola, non il primo di una stagione sfortunata.

“Dispiace vincere così e siamo vicini a Bea per quello che le è successo – le parole di Gemma –. Le auguriamo una pronta guarigione. Non è la prima volta che le succede una cosa del genere, speriamo possano giocare nelle Finals. In campo è stata una battaglia, siamo felici di aver vinto a Milano”. Una partita che è finita con Bea quasi in lacrime ma che nel primo set era stata bellissima: “Stavamo giocando una partita incredibile – aggiunge Claudia –. Ma lo abbiamo fatto per tutta la settimana e siamo felici di questo”.

Il match era iniziato meglio per Brea e Gonzalez, avanti 5-2 nel primo set prima di essere recuperate da Triay e Fernandez, che hanno pagato però troppi errori non forzati nel finale di set e nel tiebreak. Ma il grande merito di Gemma e Claudia è stato quello di non mollare e di partire forte nel secondo set, quando però prima Brea poi soprattutto Bea Gonzalez hanno dovuto fare i conti con problemi fisici, il più grave dei quali ha costretto Bea al ritiro.

Per Triay e Fernandez si tratta del sesto titolo stagionale, che permette loro di staccare proprio Brea e Gonzalez al secondo posto delle coppie più vincenti della stagione: “La cosa più importante di oggi è stato non cadere dopo aver perso il primo set. Nel secondo ci siamo rialzate”. In attesa delle Premier Padel Finals, Fernandez si gode un altro titolo dopo Santiago, Bordeaux, Madrid, Valladolid e Acapulco.

“È la migliore stagione della mia vita, ho sempre più fiducia in me. Sono contenta del sostegno che tutti ci danno, da Gemma agli allenatori. Adesso mi sento di avere il livello per essere tra le 3-5 migliori giocatrici di destra del mondo”.

 

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Dopo due semifinali perse di fila, Fede Chingotto e Ale Galan sono voluti tornare alle vecchie abitudini.
La finale del Milano Premier Padel P1 sarà quella più attesa, quella che per tutta la stagione ha messo di fronte le due coppie più forti del mondo.

Fede Chingotto e Ale Galan raggiungono Arturo Coello e Agustin Tapia: saranno loro, domenica non prima delle 16.30, a giocarsi il titolo all’Allianz Cloud.
Sarà la quindicesima volta che questi quattro fenomeni si affronteranno, con il bilancio che pende dalla parte di Coello e Tapia (9-5), che hanno vinto però le ultime sei partite.

Ma i ‘Chingalan’ hanno vinto due volte su due in Italia: prima la finale del Major di Roma, poi quella del P2 di Genova, ultima sconfitta di Coello e Tapia nella loro incredibile stagione, cinque mesi fa.

Il primo set non aveva avuto storia, con Chingotto e Galan capaci di dominarlo. E anche il secondo set sembrava nelle mani dei ‘Chingalan’.
Sotto 3-0, però, Di Nenno e Lebron hanno acceso la partita che è diventata bellissima: le teste di serie numero 3 hanno recuperato il break sul 4-3 e pareggiato il set. Sul 5-4, però, Di Nenno ha fallito uno smash facile regalando un match point, subito trasformato da Galan.

“Domani daremo il massimo – dice Ale –, lo dobbiamo alla gente.
C’è una relazione speciale con i tifosi italiani, cercheremo di farli divertire, speriamo di vincere e godercela.
Cercheremo di cambiare qualcosa rispetto alle ultime finali con Coello e Tapia e il fatto di non essere favoriti è una motivazione in più. Io e Juan?
C’è un rapporto speciale, ma non per questo preparo la partita in modo diverso, anche perché ma ora gioca a sinistra, e ci siamo affrontati più volte
”.

Chingotto ci crede: “Cercheremo di fare tutto bene. Abbiamo studiato la partita e sappiamo come giocarla. Siamo in un momento positivo, mi sento bene e sapere che il team mi sostiene mi aiuta tanto”.

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Si è ufficialmente conclusa la gara femminile che porta alle Premier Padel Finals. La sedicesima regina è Ale Alonso.

La formazione dei 16 giocatori che si sfideranno nelle finali di Barcellona dal 19 al 22 dicembre è ora completa.

La sconfitta di Ale Alonso nelle semifinali del Milano Premier Padel P1, dove ha fatto coppia con Andrea Ustero contro Delfi Brea e Bea Gonzalez (6-0 6-2), non ha avuto alcun impatto sulla sua qualificazione. Con 3.915 punti in gara, si è assicurata l’ultimo posto per le finali. Un posto che Tamara Icardo, classificata 17° con 3.810 punti, non potrà rivendicare. Icardo è stata sconfitta in un’ora e 13 minuti sul campo centrale dell’Allianz Cloud da Gemma Triay e Claudia Fernandez (6-2, 6-3). Giocando al fianco di Claudia Jensen, la prestazione di Icardo è stata influenzata anche da un infortunio all’adduttore subito durante il Santiago Premier Padel P1, che l’ha tenuta fuori dai principali tornei in questa stagione, facendo deragliare la sua corsa alle finali.

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Al pubblico dell’Allianz Cloud farà strano non vederli nella stessa metà campo, ma domenica nella finale del Milano Premier Padel P1 ci sarà spazio solo per uno tra i campioni delle prime due edizioni del torneo.

Juan Lebron contro Ale Galan, due giocatori che insieme hanno scritto la storia del padel ancora una volta avversari, come nelle semifinali del P2 di Genova e del Major di Parigi (con due vittorie di Galan). “Ancora tu”: si, ancora loro, dopo aver iniziato la stagione insieme, dopo essersi separati, affrontati da avversari e poi riuniti per “El Regreso” nella finale dei FIP World Padel Championships a Doha persa dalla Spagna contro l’Argentina.

Lebron e Martin Di Nenno contro Galan e Fede Chingotto: in palio, nella seconda semifinale della sessione serale al via non prima delle 18, ci sarà la sfida contro Arturo Coello e Agustin Tapia o contro Momo Gonzalez ed Edu Alonso, protagonisti della semifinale della parte alta dal tabellone.

Il quarto di finale tra Di Nenno e Lebron e la coppia formata da Coki Nieto e Jon Sanz è finito quando il punteggio era di 6-1 4-1 a favore delle teste di serie numero 3: un problema alla caviglia ha costretto Sanz al ritiro, ma ha comunque permesso a un piccolo tifoso con la maschera da lupo in testa di andare dal ‘Lobo’ Lebron per una foto ricordo.

Un problema fisico ha reso difficile anche la serata di Javi Garrido, sconfitto in coppia con Lucas Bergamini da Fede Chingotto e Ale Galan che, dopo due sconfitte in semifinale contro Franco Stupaczuk e Mike Yanguas a Kuwait City e Acapulco, con il 6-4 6-0 nei quarti ora proveranno a tornare in finale. Bergamini si consola comunque con l’ingresso nelle Premier Padel Finals di Barcellona.

 

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Ale Alonso o Tamara Icardo, chi sarà l’ultima giocatrice qualificata per le Premier Padel Finals di Barcellona? Sabato, giorno delle semifinali del Milano Premier Padel P1, potrebbe essere una giornata decisiva, come non lo è stata quella di venerdì.

Da tre, le giocatrici ancora in corsa per un posto sono comunque diventate due, con la sconfitta di Aranzazu Osoro (e Veronica Virseda) contro Delfi Brea e Bea Gonzalez, che esclude la ‘Vikinga’. Dopo la vittoria in mattinata di Alonso e Andrea Ustero contro Lucia Sainz e Patty Llaguno, in serata è arrivata quella di Tamara Icardo, che partiva più staccata nella FIP Race ma che – grazie anche alla collaborazione di Claudia Jensen – si sta costruendo l’ultima possibilità nonostante i tanti tornei saltati in questa stagione per infortunio.

Sul campo numero 1, le teste di serie numero 7 del torneo hanno vinto la maratona della giornata, eliminando con il punteggio di 6-4 4-6 6-4 in tre ore e 18′ Marta Ortega e Sofia Araujo, negando quindi alla coppia numero 4 del seeding la possibilità della rivincita della finale del Major di Acapulco.

Gemma Triay e Claudia Fernandez, campionesse in Messico e coppia in cima al tabellone del Milano Premier Padel P1, proseguono invece la loro marcia: Gemma e Claudia, in un un’ora e 7′, hanno fermato la corsa di Ale Salazar e Jessica Castelló (6-0 6-3).

Saranno loro ad aprire il programma della sessione pomeridiana sul campo centrale, non prima delle 18. Due semifinali (la prima si gioca alle 13 tra Alonso/Ustero e Brea/Gonzalez) che decideranno non solo l’ultimo P1 della stagione, ma che potrebbero essere anche determinanti nella FIP Race che porta a Barcellona.

 

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L’ultimo colpo di Bela è un rovescio che finisce inghiottito dalla rete. Vincono Garrido e Bergamini 6-3 6-4 e il primo quasi si nasconde aggrappato alla grata con la mano a coprire il volto.

Il secondo non esulta neanche. Lucas e Javi vorrebbero sparire – quasi – perché ogni giocatore sogna di scrivere la storia, ma non di farlo così, con le emozioni che girano al contrario. Perché questa è la vittoria dell’addio del più grande di sempre.
L’ultima sfida e un epilogo al quale, al primo dei tre match point sul 4-5, si ribella con due ‘por tres’ di fila che finiscono fuori dal campo e tengono il match ancora acceso. Non vuole mollare Bela, perché un ‘Belasteguin nunca se rinde’. Un Belasteguin non si arrende mai.

Ha provato a piegare il tempo, lo ha fatto fino a 45 anni, più della metà dei quali dedicati alla carriera più incredibile della storia del padel. Sedici anni da numero uno sono un abito stretto per chi più di tutti ha trasformato il padel in uno sport globale ispirando generazioni di giocatori.
E infatti piange a dirotto Garrido quando parla da vincitore con la faccia di chi ha perso. Piange Bergamini mentre tutto l’Allianz Cloud è in piedi a salutare Bela.

E piange anche lui, Fernando, come piange Tino Libaak, che all’improvviso sembra molto più giovane dei suoi 19 anni. Un bimbetto che singhiozza disperato. ”Bela, Bela, Bela!”. Lui, Fernando, allarga le braccia, saluta, piange, abbraccia e poi piange di nuovo.
A bordo campo c’è tutto il gotha del padel: Di Nenno, Tapia, Yanguas, Galan, Chingotto, il presidente della FIP Luigi Carraro e l’inseparabile amico del cuore Gianluca Vacchi.
E poi la gente, la sua gente. Urla un ragazzino: “Bela non ci lasciare!” mentre il match si mette in salita nel primo set, con quel break al quarto game sul servizio di Tino. “Bela, Bela” urla la folla quando proprio lui, Fernando, subisce un break che è una pugnalata alla speranza nel quinto gioco del secondo set.

Il gioco fisico di Bergamini e Garrido è un rito di erosione degli avversari, che pure se la giocano, tentano di ribellarsi a una storia che pare già scritta e così sarà dopo un’ora e 28 minuti di gioco. Sono le 21 e 38 (ora italiana) e sul Centrale del Milano Premier Padel P1, nel cuore dell’Allianz Cloud, finisce la carriera del più grande di tutti.
E da lì, è rito di celebrazione, con l’organizzatore del torneo, il Ceo di NSA Marco Gamberale che entra in campo e premia Fernando scappando subito dopo con discreta eleganza, quasi per non intromettersi nell’abbraccio di Bela con la sua gente. In un mare di applausi, la ‘Leyenda’ prende il microfono e per i suoi fan è una musica struggente:
“Con i riconoscimenti che ho ricevuto quest’anno, ho vinto più trofei che negli ultimi cinque anni – scherza – non si può sapere quale sensazione si possa provare quando si smette di giocare. Ora lo so ma sono molto felice, molto tranquillo.
Avevo già deciso da un bel po’ di tempo di giocare tutta la stagione del 2024. Ho avuto più momenti difficili che belle partite, ma volevo andarmene come ho fatto durante tutta la mia carriera.
Lottando, combattendo, buttandomi a terra, litigando con l’arbitro, colpendo il vetro con una racchettata. Volevo andarmene con la mia essenza, quella di combattere.
E sono molto tranquillo perché ho fatto tutto il possibile. Ho avuto la fortuna di chiudere 30 anni di carriera professionistica quando l’ho deciso io.
Molte volte lo sport ti costringe a smettere molto tempo prima. E ora sono già 10 o 15 minuti che sono un ex giocatore professionista. E sono molto tranquillo, davvero molto tranquillo”. Meno male, Fernando. Ma sappi che dalle 21 e 38 ora italiana del 5 dicembre 2024, il padel non sarà mai più lo stesso.

 

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Mancavano soltanto due posti da assegnare nella corsa alle Premier Padel Finals di Barcellona, ma gli ottavi di finale del Milano Premier Padel P1 hanno emesso gli ultimi verdetti.

Pablo Cardona e Lucas Bergamini conquistano un biglietto per il Palau Sant Jordi, dove si chiuderà la stagione dal 19 al 22 dicembre: Cardona, testa di serie numero 5 all’Allianz Cloud con Paquito Navarro, ha vinto lo ‘scontro diretto’ contro Sanyo Gutierrez (in coppia con José Diestro), escludendo la leggenda argentina dalla corsa alle Finals.

Le sconfitte di Alex Arroyo e Alex Ruiz (battuti da Momo Gonzalez ed Edu Alonso), quella di Juan Tello (con Inigo Jofre, contro Martin Di Nenno e Juan Lebron) e soprattutto la sua vittoria nella partita che ha chiuso la carriera di Fernando Belasteguin, hanno invece regalato la qualificazione anche a Lucas Bergamini, che domani proverà in coppia con Javi Garrido a raggiungere una finale già disputata due anni fa a Milano con Victor Ruiz.

“Oggi è il momento di Bela, non il mio – le parole di Bergamini –. Ma ovviamente sono felice per essermi qualificato per le Finals. Sarebbe potuto succedere ovunque, è successo qui a Milano. Di nuovo qui, in un torneo speciale per me, in questa partita che fa la storia”.

DONNE

Negli ultimi tre giorni del Milano Premier Padel P1 resta allora da assegnare l’ultimo slot per le Finals nella FIP Race femminile. Tre le giocatrici ancora in corsa: Ale Alonso, Aranzazu Osoro e Tamara Icardo. Alonso, in coppia con Andrea Ustero (già qualificata), ha battuto 7-5 7-5 Lucia Martinez Gomez e Carla Mesa; lo stesso hanno fatto Osoro (6-0 6-1 in coppia con Veronica Virseda a Orsi/Rodriguez) e Icardo con Claudia Jensen con il 6-3 6-4 su Marta Barrera e Marta Caparros.
Alonso/Ustero, nei quarti, se la vedranno con Lucia Sainz e Patty Llaguno, Osoro/Virseda con Delfi Brea e Bea Gonzalez, Icardo/Jensen con Marta Ortega e Sofia Araujo. Solo una potrà volare a Barcellona.

 

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“Una mas”. La carriera di Fernando Belasteguin non è ancora finita. C’è almeno una partita ancora, prima di dire basta.

Quella, in coppia con Tino Libaak, contro i fratelli portoghesi Nuno e Miguel Deus, poteva essere l’ultima, e per questo tutti i campioni del padel avevano preso posto nelle prime file delle tribune dell’Allianz Cloud di Milano: da Arturo Coello ad Agustin Tapia, da Fede Chingotto a Juan Tello e Martin Di Nenno, gli ultimi quattro argentini cresciuti con il mito di Bela. Ma dopo il 6-4 6-4 ai ‘Deus brothers’ in un’ora e 15’, rimontando un break nel secondo set (era sotto 4-2), Bela tornerà in campo anche domani, sempre sul centrale, nel secondo match della sessione serale al via alle 18, contro Javi Garrido e Lucas Bergamini, teste di serie numero 7.

Belasteguin giocherà tra le partite di Arturo Coello e Agustin Tapia e di Fede Chingotto e Ale Galan, le prime due coppie del tabellone: Coello e Tapia, in soli 44 minuti, sono ripartiti dal 6-0 6-1 a Mario Ortega e Tonet Sans dopo il trionfo di Acapulco (41esima vittoria di fila, negli ottavi ci sono Maxi Sanchez e Lucho Capra), mentre Chingotto e Galan ne hanno impiegati 52 per eliminare 6-1 6-2 Miguel Benitez e Alvaro Cepero (giovedì il duello contro Pol Hernandez Alvarez e Rama Valenzuela).

Buon debutto anche per Martin Di Nenno e Juan Lebron (6-4 6-1 a Dani Santigosa e Miguel Lamperti, negli ottavi Juan Tello e Inigo Jofre), Franco Stupaczuk e Mike Yanguas (6-3 6-2 a Enrique Goenaga e Teo Zapata, domani Fran Guerrero e Jairo Bautista), ma anche per Paquito Navarro e Pablo Cardona, che hanno superato 6-3 6-0 Facundo Dominguez e Nacho Piotto, con Paquito che è sceso in campo con il cognome Compan sulla maglia, quello della mamma scomparsa pochi giorni fa.

Negli ottavi, uno scontro diretto tra Cardona e un altro protagonista nella corsa agli ultimi posti nelle Premier Padel Finals, Sanyo Gutierrez, in coppia con José Diestro.

DONNE

Esordio vincente nel tabellone femminile per le prime due coppie del seeding: Gemma Triay e Claudia Fernandez, che arrivavano dalla vittoria nel Major di Acapulco, hanno concesso un set a Raquel Eugenio e Martina Fassio prima di chiudere al terzo (6-3 4-6 6-0).

Domani, per Gemma e Claudia nel terzo match della sessione mattutina che sul centrale inizierà alle 9.30, ci sono Sofia Saiz e Marina Lobo. Ad aprire il giovedì saranno invece le campionesse in carica Delfi Brea e Bea Gonzalez, che dopo il 6-2 6-0 ad Ana Catarina Nogueira e Laia Rodriguez se la vedranno con le lucky loser Lara Arruabarrena e Julia Polo.

Proseguirà a distanza anche la lotta per l’ultimo posto nelle Finals: Ale Alonso, con Andrea Ustero (9), affronterà Lucia Martinez Gomez e Carla Mesa, con Aranzazu Osoro che con Veronica Virseda (8) troverà l’italiana Carolina Orsi e Nuria Rodriguez in un match che seguirà quello delle wild card italiane Caterina Baldi e Giulia Dal Pozzo contro Lucia Sainz e Patty Llaguno (5).
Spera ancora in un biglietto per Barcellona anche Tamara Icardo, che con Claudia Jensen (7) oggi ha battuto 6-2 6-2 Marina Guinart e Victoria Iglesias e domani è attesa da Marta Barrera e Marta Caparros.

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Si accende il Milano Premier Padel P1, e con esso la corsa agli ultimi posti per le Finals di Barcellona.

Quasi tutti i giocatori in lotta nella FIP Race hanno debuttato oggi, e lo hanno fatto con una vittoria: Alex Ruiz e Alex Arroyo (9) hanno battuto 6-4 7-6 Emilio Sanchez Chamero e Javi Valdes, lo stesso ha fatto Sanyo Gutierrez in coppia con José Diestro (10) contro gli italiani Riccardo Sinicropi e Lorenzo Di Giovanni (7-6 6-4).

In serata è poi arrivato il successo di Lucas Bergamini (finalista a Milano nel 2022) in coppia con Javi Garrido, contro Javi Garcia e Javier Barahona (7-5 4-6 6-1) nella rivincita degli ottavi di finale del Major di Acapulco. La palla passa ora a Pablo Cardona, che partiva da numero 15 della Race: il giovane spagnolo, in coppia con Paquito Navarro, da testa di serie numero 5 affronterà domani Facundo Dominguez e Nacho Piotto per un posto negli ottavi.

La FIP Race femminile ha visto invece l’uscita di scena dal torneo di Virginia Riera, numero 19 a inizio settimana, sconfitta in coppia con Marta Borrero da Sofia Saiz e Marina Lobo nella partita più lunga della storia del Premier Padel, durata quattro ore e terminata 6-7 6-3 7-6.

 

MERCOLEDI’

Domani sarà il giorno in cui il pubblico dell’Allianz Cloud potrà ammirare per la prima volta e nella stessa giornata tutti i migliori giocatori del mondo. La sessione pomeridiana, quella al via non prima delle 18, vedrà l’esordio di Fernando Belasteguin, all’ultimo torneo della carriera: l’argentino, in coppia con il connazionale Tino Libaak, affronterà una coppia in forma come quella formata dai fratelli Nuno e Miguel Deus.

A seguire, ecco Arturo Coello e Agustin Tapia, appena arrivati dal Messico e pronti a testare il campo di Milano nel loro impegno contro i qualificati Mario Ortega e Tonet Sans. Si chiuderà con Fede Chingotto e Ale Galan (2), reduci da due sconfitte in semifinale e che ripartiranno da Alvaro Cepero e Miguel Benitez. Per Franco Stupaczuk e Mike Yanguas, finalisti ad Acapulco, ci sono infine Enrique Goenaga e Teo Zapata, mentre Juan Lebron (campione in carica insieme a Galan) con Martin Di Nenno attende Dani Santigosa e Miguel Lamperti.

Nel tabellone femminile, Gemma Triay e Claudia Fernandez torneranno in campo dopo il trionfo in Messico: avversarie, nell’ultimo match della sessione mattutina (al via alle 10 CET), le qualificate Raquel Eugenio e Martina Fassio. Alle campionesse in carica Delfi Brea e Bea Gonzalez toccano Ana Catarina Nogueira e Laia Rodriguez.

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Esattamente un mese fa, il 2 novembre, a Doha l’Italia conquistava uno storico quarto posto nel tabellone maschile dei FIP World Padel Championships.

Un mese dopo, nella prima giornata del Milano Premier Padel P1, Riccardo Sinicropi e Lorenzo Di Giovanni si sono tolti la soddisfazione di vincere il derby italiano contro Marco Cassetta, in coppia con lo spagnolo Miki Solbes. Un successo che regala a Sinicropi e Di Giovanni un secondo turno affascinante, contro Sanyo Gutierrez (ancora in corsa per un posto nelle Premier Padel Finals) e José Diestro, teste di serie numero 10.

Arturo Coello e Agustin Tapia, in arrivo dal Messico, debutteranno mercoledì contro i qualificati Mario Ortega e Tonet Sans; Fede Chingotto e Ale Galan, sconfitti nelle ultime due semifinali a Kuwait City e Acapulco, inizieranno il loro cammino all’Allianz Cloud contro Alvaro Cepero e Miguel Benitez.

Martedì è il giorno dell’esordio delle prime teste di serie, con la lotta a un posto nelle Premier Padel Finals di Barcellona che riguarderà – tra gli altri – Javi Garrido e Lucas Bergamini (7) ma anche Alex Ruiz e Alex Arroyo (9). In campo, tra gli altri, anche i campioni del mondo Alex Chozas e Leo Augsburger (16).

DONNE

Martedì inizierà anche il torneo femminile, dopo la conclusione delle qualificazioni che hanno visto, tra le altre, la vittoria delle wild card italiane Caterina Baldi e Giulia Dal Pozzo.

Con il ritiro di Paula Josemaria e Ari Sanchez a causa di un infortunio di Paula, saranno Gemma Triay e Claudia Fernandez a guidare il tabellone femminile, con le campionesse in carica Delfi Brea e Bea Gonzalez che si vanno a posizionare nella parte bassa e la coppia formata da Ale Alonso e Andrea Ustero che acquisisce la testa di serie numero 9.

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