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Oltre tremila spettatori, centoquaranta giocatori divisi per le 70 coppie che hanno partecipato al FIP Silver Mediolanum Padel Cup.
E, ancora, oltre venti giocatori e giocatrici della top 100 mondiale, il gruppo di azzurri vice campioni d’Europa al maschile e femminile e una sfilata di NextGen che a breve ritroveremo ai vertici mondiali.
Come nel caso del classe 2008 Manuel Castaño o come il ‘figlio dell’Isola’, il siracusano Flavio Abbate, senza alcun dubbio la gemma più rilucente della New Wave italiana al maschile, che qui a Palermo ha sfoggiato anche un calabrese doc, il 18enne Giuseppe Fino.
Oppure Andrea Mangiante, 17enne romano che ha coronato il sogno di un incontro ravvicinato del terzo tipo, come nel film di Spielberg. Sì, perché a giocarsi il titolo FIP di Palermo firmato Banca Mediolanum c’erano anche loro, gli alieni.
Due, in particolare: ‘Captain America’ Alex Ruiz e ‘El Tiburon’ (lo squalo) Maxi Sanchez, due racchette magiche che hanno scritto la storia del padel delle ultime stagioni. Il primo, ex numero 7 del mondo e attualmente un top 20 mondiale.
Il secondo, carico di titoli, ex numero uno al mondo e campione mondiale con l’Argentina nel 2021. Giocatori di altro pianeta, giusto per restare in tema spielbergiano.
No, non è una sorpresa. Perché se Alex Ruiz e Maxi Sanchez sono la storia di questa disciplina, nel padel moderno la linea che disegna pesi ed equilibri nel ranking mondiale, oggi è più sottile che mai.
E allora, se Gonzalo Rubio è oggi numero 47 del mondo e Javi Ruiz appena fuori dalla top 50 (51), la differenza con chi ha guardato il mondo dall’alto della top ten (Alex Ruiz) o l’ha addirittura comandata (Maxi Sanchez), oggi è sottile come carta da origami. Ruiz numero 22 e Maxi Sanchez numero 28, questo dicevano i numeri prima della finale maschile del FIP Silver Mediolanum Padel Cup, con Capitan America (Ruiz) e El Tiburon (lo squalo) Sanchez ovviamente favoriti per ranking, bacheca e blasone.
I numeri del match, invece, sono andati subito in testa coda: 6-2 il primo set per Javi ‘bazooka’ Ruiz – incredibile la percentuale di smash e X3 messi a segno – e 6-3 nel secondo, con l’abbrivio della finale mai in discussione. Alla fine, Ruiz e Maxi faranno i complimenti con pieno di fair play agli avversari: “Hanno giocato una partita mostruosa, a tratti sono stati ingiocabili e quindi complimenti a loro per la grande settimana qui a Palermo”.
Poi l’analisi di Maxi Sanchez: “Non ho potuto aiutare Alex come avrei voluto” ha detto ‘lo squalo’ con grande onestà: “Però va detto che loro hanno giocato una partita fantastica e hanno meritato di vincere”. Poi, Alex Ruiz: “Siamo stati benissimo qui, vogliamo ringraziare il pubblico per l’affetto e ringraziamo anche il direttore del torneo (Francesco Palma) per il modo in cui ci ha accolto e trattati sin dal nostro arrivo. Palermo è una città splendida, la gente ci ha voluto bene, l’organizzazione del torneo e il club sono di livello massimo e questo è un motivo in più per tornare”, ha sottolineato Alex Ruiz.
Stesso ringraziamento per i vincitori:
“Non abbiamo avuto tanto tempo per girare Palermo e goderci questo posto bellissimo con un mare mozzafiato e allora vi dico che questo è un motivo in più per tornare il prossimo anno”, ha detto Rubio prima di fare i complimenti al compagno:
“Ha giocato una partita incredibile e questo è stato decisivo per vincere contro due amici e due straordinari campioni”.
TRIONFO DAL POZZO
Per lei, per la regina del FIP Silver firmato Banca Mediolanum, un capitolo a parte. Giulia Dal Pozzo, 20 anni e miglior talento della New Wave tricolore – questa volta al femminile – l’ha fatta meravigliosamente grossa. Che fosse ‘on fire’ lo si era capito, da quando ha formato la ‘pareja’ – la coppia – con la spagnola ventenne Anna Ortiz, non ne ha sbagliata una o quasi: quattro tornei insieme e tre trionfi da raccontare sempre nel circuito mondiale CUPRA FIP Tour: a Nola, in Norvegia (la scorsa settimana) e adesso a Palermo.
Qui però, è successo dell’altro, perché Giulia, ultima dominatrice di vetri e cristalli al Country Time Club di Mondello, ha messo in fila le giocatrici delle quali, probabilmente, ha ancora il poster in camera.
Prima ha battuto la pluridecorata azzurra Giorgia Marchetti – in coppia con la spagnola Las Heras numero uno del torneo palermitano – in tre set, poi domenica mattina, altri due monumenti azzurri messi al tappeto: Emily Stellato e Giulia Sussarello (6-2 7-5), numero 4 del tabellone, vicecampionesse d’Europa e bronzo mondiale.
Le due ‘Superchicas’ appena ventenni hanno giocato un padel stellare anche in finale contro le numero 2 del torneo e top 50 mondiali Sofia Saiz Vallejo e Marina Lobo (che stava per ritirarsi a causa di un febbrone prima di giocare gli ottavi ndr), chiudendo il match di forza e concedendo alle quotatissime spagnole soltanto quattro game: 6-3 6-1 in appena 66 minuti.
Alla fine del match, racchetta in aria, abbraccio tra le due ‘Superchicas’ e ovazione del pubblico, con Giulia braccia al cielo, sorriso apertissimo e una felicità difficile da contenere davanti al microfono aperto: “Bello, bellissimo, ringrazio questo pubblico meraviglioso che ha tifato per noi, una cosa che in campo abbiamo sentito”, dice la italo-sanmarinese Dal Pozzo, mentre la compagna sottolinea:
“Siamo un team fantastico, una ‘pareja’ che diventa una cosa sola in campo”, e Giulia conferma: “Ci siamo trovate benissimo sin dal primo allenamento e al primo colpo abbiamo vinto un torneo, a Nola, questo ci ha dato fiducia e sono arrivate altre vittorie, ma questo è il frutto del sacrificio e del lavoro e così dobbiamo andare avanti”.
Lei è fatta così, tosta e concreta, già pensa al futuro e al FIP Silver di Treviso, anche questo firmato Banca Mediolanum dove giocherà però con Xenia Clasca e dove incontrerà di nuovo molte tra le giocatrici che ha battuto qui a Palermo.
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Mediolanum Padel Cup – Torneo open italiano maschile e femminile.
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