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è Online sul sito della Fitp la classifica nazionale maschile e femminile aggiornata, arriva anche il primo dei tre cambiamenti della stagione in corso: tutti i promossi e retrocessi

La Federazione Italiana Tennis e Padel ha pubblicato i primi cambiamenti dei ranking nazionali di padel 2023.
Si tratta di una novità di questa stagione poichè, data l’introduzione del sistema di classifiche per fasce al posto di quelle per categorie (2.3, 2.4 ecc), è stato stabilito anche un aggiornamento quadrimestrale delle suddette fasce.

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Dal 28 aprile saranno dunque valide le promozioni e retrocessioni di tutte e cinque le fasce, sia maschili sia femminili, che verranno poi ripetute ad agosto e a dicembre prossimi.
Ricordiamo che da gennaio 2023 l’aggiornamento avviene mensilmente tenendo conto dei risultati delle 52 settimane precedenti, come accade nel circuito mondiale.
Sono compresi tornei internazionali organizzati o approvati dalla FIT (i tornei del Cupra FIP Tour giocati in Italia e quelli FIP Promises per gli under 18), i tornei agonistici di ogni genere, i campionati individuali e i campionati a squadre, oltre all’intera attività FIT-TPRA.
Nel periodo di riferimento vengono considerati i migliori 14 risultati per il ranking maschile e i migliori 12 risultati per il ranking femminile.

Inoltre l’ordine progressivo all’interno di ciascuna fascia viene aggiornato una volta al mese, con l’aggiunta dei punti raccolti negli ultimi 30 giorni e lo scarto di quelli conquistati nello stesso mese dell’anno precedente.
Per le giocatrici in maternità è prevista un’eccezione alle retrocessioni: coloro che nei dodici mesi precedenti all’aggiornamento del ranking non saranno riuscite a disputare più di otto incontri potranno richiedere il mantenimento della propria fascia di appartenenza, purché ne facciano richiesta con allegata relativa probante documentazione.

Per qualsiasi informazione scrivere a organizzativopadel@federtennis.it.

fonte: FITP

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La racchetta da padel firmata da Papa Francesco sarà messa all’asta per raccogliere fondi a favore del Dispensario pediatrico vaticano ‘Santa Marta’.
Papa Francesco questa mattina ha ricevuto e incoraggiato i promotori dell’iniziativa di solidarietà, il presidente della International Padel Federation Luigi Carraro e il direttore di Vatican Padel Alessandra Turco
C’è la firma di Papa Francesco sulla racchetta da padel che sarà messa all’asta in favore del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” per sostenere il servizio di accoglienza a 500 famiglie povere con bambini piccoli.
Il Papa ha ricevuto e incoraggiato – mercoledì 26 aprile – i promotori di questa concreta iniziativa solidale attraverso lo sport: l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede
All’incontro con il Papa erano presenti Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation, e Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel.
Con loro un’emozionatissima Delfina Brea, 23enne vicecampionessa del mondo con la nazionale argentina, Alfredo Peñalver, presidente del prestigioso marchio spagnolo Bullpadel e l’artista romana Barbara Salvucci, che ha disegnato la racchetta: insieme hanno risposto all’appello per questa iniziativa solidale attraverso lo sport.
Tra i presenti anche Diego Miller, Presidente dell’American Padel Federation in rappresentanza delle federazioni del continente americano.
Da parte vaticana, il giocatore più giovane: il 21enne Davide De Santis.

LE MODALITA’ DELL’ASTA SOLIDALE

La racchetta da padel con la firma di Papa Francesco sarà messa in vendita sui canali di Bullpadel.

A SOSTEGNO DEL DISPENSARIO PEDIATRICO “SANTA MARTA

L’intero ricavato dalla vendita della racchetta sarà consegnato al Dispensario “Santa Marta”: i “vicini di casa” di Papa Francesco. Da 101 anni questa concreta rete solidale – affidata alle suore vincenziane – accoglie famiglie povere, con bambini piccoli, di diverse nazionalità, culture e religioni garantendo – oltre a viveri e pannolini – soprattutto la possibilità di visite specialistiche gratuite grazie alla disponibilità di tanti medici. Ed è proprio con le 500 famiglie assistite dal Dispensario Santa Marta che Papa Francesco ha scelto di festeggiare, “in famiglia”, il suo compleanno.
Il progetto ha il sostegno del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione al quale il Papa ha affidato lo sport nella Costituzione apostolica Praedicate Evangelium.


Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation:

Una sola racchetta, uguale per tutti, in tutto il mondo. È la potenza simbolica della ‘pala de padel’ firmata dal Santo Padre, immaginando che in ogni angolo del mondo ogni giocatore, amateur o professionista, impugni la propria racchetta come se fosse quella di Papa Francesco e sia dunque messaggero di lealtà, solidarietà, amicizia, inclusione e motivazione con l’obiettivo di imparare, crescere, migliorarsi come persone attraverso lo sport. Come ha detto Sua Santità recentemente ‘Lo sport è metafora di vita’ e se il ricavato di questa racchetta potrà migliorare quella delle famiglie sostenute dal Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” avremo vinto, senza dubbio, il trofeo più bello e importante al mondo.

Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel:

La Federazione vaticana di Padel – Vatican Padel – è membro ufficiale dell’International Padel Federation dal 29 aprile 2022. La nostra è una comunità piccola e peculiare che contribuisce al mondo sportivo come può. Siamo grati al presidente Carraro per averci accolto. Con questa iniziativa solidale continuiamo a uscire fuori dalle “mura vaticane” per rispondere in modo concreto alle indicazioni del “nostro capitano”, Papa Francesco: “Non dimenticare gli ultimi, gli invisibili, perché senza cura degli altri il mondo non guarisce”. Nella speranza che la racchetta da padel possa essere sempre più simbolo di unione, fratellanza e solidarietà.

Delfina Brea, argentina, vicecampionessa del mondo di padel:

Non ho mai provato un’emozione così grande. Sono stata battezzata da Papa Francesco quando era Arcivescovo di Buenos Aires. Se qualcuno mi avesse detto che un giorno lo avrei rincontrato in Vaticano grazie alla racchetta da padel, come avrei potuto credergli? E invece è successo davvero e per fare una cosa bellissima, anzi la più bella: aiutare bambini che non hanno avuto fortuna nella vita e che spero l’abbiano il prima possibile. Aiutarli non è un dovere, ma un privilegio. È per questo che ringrazio di cuore l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, per avermi insegnato oggi come una racchetta possa avere due ‘facce’ sul campo ma molte di più nella vita, semplicemente facendo squadra e impegnandosi per il prossimo.

Alfredo Peñalver, presidente di Bullpadel:

Per la famiglia Bullpadel è un onore far parte della ‘squadra’ protagonista di questa straordinaria iniziativa che vede Papa Francesco firmare una ‘pala’ realizzata in nome dell’inclusione, del sostegno reciproco e dell’attenzione verso il prossimo. Un’iniziativa che ricorda a noi tutti quanto lo sport possa essere un potente motore di fratellanza, amicizia e aiuto verso i più deboli. L’impegno della International Padel Federation e di Athletica Vaticana in questo senso è e sarà sempre il nostro impegno.

Barbara Salvucci, artista (ideatrice del disegno della racchetta):

Disegnando la “racchetta solidale” ho vissuto un autentico “viaggio spirituale” perché l’espressione artistica tocca sempre l’anima. Così facendo, non ho mai perso di vista i reali destinatari dell’iniziativa: i bambini assistiti dal Dispensario “Santa Marta”. La vera peculiarità della racchetta è rappresentata dall’illustrazione sul bordo centrale: persone con e senza disabilità giocano insieme, impugnando una racchetta da padel, per testimoniare la possibilità che lo sport sia realmente un’esperienza inclusiva, un dialogo aperto che contribuisca ad aprire, con il suo linguaggio a tutti comprensibile, strade di pace. E il padel, proprio con il suo stile, è uno sport che favorisce inclusione, amicizia, comunità. Entrando nei dettagli del disegno, la scelta dei colori è un richiamo alla bandiera dello Stato della Città del Vaticano e alla linea sobria di Athletica Vaticana.

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Nata a Buenos Aires il 5 dicembre del 1999 e n.18 del ranking, Delfi Brea è stata “scelta” dalla talentuosa Beatriz González (n.5) per continuare la stagione, dopo che Bea, ha deciso di separarsi poche settimane fa da Martita Ortega.

Un’altra nuova coppia con alte potenzialità che promette di arrivare tra le top prima del master finale.

L’argentina Delfina Brea ha una percentuale di vittorie del 63% con 154 vittorie su 243 partite giocate al World Padel Tour e la sua ascesa in così poco tempo, è dovuta anche ad una presenza importante in famiglia. Delfi, così è chiamata da tutti, è infatti la figlia del noto coach Nito Brea, che ha anche allenato in passato la nazionale argentina.

Che aspettative hai con la tua nuova compagna?

Con Bea González abbiamo grandi aspettative, vogliamo arrivare e rimanere tra le prime 3 coppie e poi vincere qualche torneo per avvicinarci ulteriormente al vertice della classifica.

Cosa ne pensi di così tanti circuiti? Una opportunità ma anche tanti sacrifici.

È faticoso come ogni lavoro impegnativo, nel nostro caso è una passione ed uno stile di vita che abbiamo scelto e siamo anche fortunate nel poter girare il mondo.

Su quale giovane promessa punteresti se fossi un coach?

Alejandra Alonso, ha un grande futuro.

Indoor o outdoor?

Al coperto, il padel è più bello da giocare, all’aperto è complesso con il sole e il vento che disturbano.

Indoor o outdoor?

Al coperto, il padel è più bello da giocare, all’aperto è complesso con il sole e il vento che disturbano.

Top 3 nella storia del padel maschile e femminile?

Fernando Belasteguin, Juan Martin Diaz e Sanyo Gutierrez, mentre nelle donne Alejandra Salazar, Marta Marrero e le gemelle Alayeto.

Ci parli del tuo allenatore?

Si chiama Jorge Martinez, apprezzo molto la vicinanza e l’impegno con cui mi allena, è gentile ma esigente ed è una persona che sa fare squadra.

Nei vostri allenamenti ci sono sessioni in cui riguardate le partite di vostri avversari?

Sì, è molto utile guardare gli schemi delle coppie contro cui ci confronteremo, è fondamentale per la preparazione di una partita.

Se potessi “rubare” un colpo a un giocatrice?

Ruberei un colpo vincente alla mia compagna Bea (ride).

Tre consigli per un giocatore amatoriale?

Non demordere mai, il padel sembra facile ma non è così per alcuni aspetti; il secondo è di trovare un club dove divertirsi con gli amici ed allenarsi con un bravo maestro e soprattutto “staccare” quando si gioca e non pensare a niente…no stress!

Se non avessi giocato a padel?

Mi sarebbe piaciuto il settore dell’ingegneria elettronica.

Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor?

Gioco con la Bullpadel Vertex Woman e i miei sponsor sono sempre Bullpadel per l’abbigliamento e le scarpe, Cupra, NTT Data e Rios Renovables.

 

Fonte: Marco Oddino – Corriere dello sport

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