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Un volto alle voci del Padel: Alessandro Lupi,

Un anno fa Sky faceva la grande scommessa sul Padel, portando sui nostri schermi l’Open giocato in Sardegna che ha fatto poi da apripista ad un 2021 fantastico, con 19 eventi del World Padel Tour trasmessi a partire dai quarti (con eccezione graditissima per l’Open di Sardegna che è arrivato allo schermo già dal mercoledì e ci ha permesso di guardare anche qualche coppia italiana in campo).

E grazie a questa maratona graditissima a noi malati di questo sport, nelle settimane, negli appuntamenti abbiamo imparato a riconoscere le voci dei telecronisti capisaldi di questo sport per la redazione Sky, addirittura abbiamo nel tempo potuto interagire in diretta con loro con domande e richieste quasi come fossero amici padellari della porta accanto!

E visto che proprio ora si è concluso il primo anno (di speriamo molti) di padel televisivo, abbiamo pensato di dare finalmente un volto alle voci che ci hanno spiegato il padel attraverso il World Padel Tour per tutta la stagione.
Iniziamo da Alessandro Lupi, l’uomo delle finali che, spesso affiancato da Saverio Palmieri, è arrivato anche a perdere la voce per accompagnarci nelle ore infinite dei week end firmati WPT.

Ciao Alessandro, è un piacere averti ospite sul nostro blog.
Ormai è un anno che ci accompagni alla scoperta del mondo World Padel Tour firmato Sky e siamo curiosi di conoscerti un po’ meglio!

Raccontaci, come hai conosciuto il padel?

Ho conosciuto il padel un giorno per caso, passando con la moto di fronte a quello che è stato il circolo che ha dato definitivamente il via all’esplosione del fenomeno. C’era già un posto a Roma, il circolo Le Molette dove si giocava da anni e anche dei campi all’Aniene però ammetto che non lo conoscevo. C’era questo circolo che non esiste più, il Padel Roma, in località Due Ponti che è una zona che frequento molto. Quindi ho visto questa scritta fuori, era ancora “Padel Tennis”, mi sono affacciato con lo scooter e c’erano due persone che giocavano, che peraltro conoscevo e sono rimasto rapito a guardarli. Ovviamente ho voluto subito provare, avevo già giocato a tennis e beach tennis quindi la curiosità è stata subito tanta e da lì è stato un attimo che poi ho anche voluto raccontarlo. Tant’è che più o meno un mese dopo feci uno speciale su Sport Sky 24 dove raccontavo questo fenomeno che stava nascendo a Roma. Era la fine del 2014.

Che tipo di giocatore sei?

(Ride) Non mi prendo troppo sul serio come giocatore, se mi vuoi descrivere come una pippa a me va bene! Gioco a destra perché sono mancino ma per il resto, sono un giocatore normale.

Raccontaci il tuo miglior pregio e il peggior difetto in campo

Come ho detto, non sono chissà quale giocatore eh! Posso migliorare ancora tanto le uscite da parete, è sicuro. Però me la cavo benino con lo smash e il por trés.

Sappiamo che ci sono diversi appassionati di padel in redazione. Come sei approdato alle telecronache di Sky del World Padel Tour?

Si si, ormai nella nostra redazione si è creato un gruppone di giocatori, ci si diverte tantissimo. Io sono quello che lo ha fatto conoscere, il padel perché sono stato il primo che ha iniziato a giocarci ma oggi, fai conto che solo nella redazione sportiva sono almeno 15 le persone appassionatissime. Che si sfidano, con le solite chat dove ci si prende in giro dopo partita!
Alle telecronache sono arrivato grazie alla primissima scommessa di Sky quando ha scelto di trasmettere gli Europei del 2019, che si tennero al Bola Padel Club qui a Roma e dove addirittura fu l’Italia a vincere. Quella fu la prima volta assoluta e chiesero a me perché sapevano che giocavo e conoscevo questo sport e lo avevo già raccontato. Quindi con i Sardegna Open 2020 la scelta su di me è stata automatica, con ovviamente un incremento della rosa di telecronisti e dei commentatori perché, lo avete notato anche voi, le ore di partita e quindi di telecronaca sono davvero tante!

Avete attivato fin da subito un filo diretto con i telespettatori grazie a direct di instagram… Qual è la domanda che vorresti ti fosse fatta durante una diretta?

Le domande che più mi piace vengano fatte sono quelle che molti telespettatori ritengono inutili perché magari conoscono già il padel ma la cosa più bella per noi è quando ci scrive qualcuno che grazie a quello che trasmettiamo sta scoprendo questo sport e che ci chiede quindi l’ABC delle regole… addirittura cose tipo “se la palla batte in campo e vetro è buona?” e “se batte direttamente a vetro è buona o fuori?”. Perché significa che il lavoro che stiamo facendo sta portando nuovi telespettatori che poi automaticamente diventeranno nuovi giocatori.

Come è cambiata la telecronaca delle partite in questo anno di appuntamenti?

Beh la nostra telecronaca è cambiata un po’ perché siamo tutti cresciuti, è stata una prima volta per tutti. È vero che, bene o male una telecronaca di padel si differenzia poco da una di tennis: più o meno il punto lo guardi in silenzio anche se essendo scambi molto più lunghi ogni tanto parli mentre nel tennis di solito c’è un religioso silenzio durante il punto. Credo e spero che siamo migliorati rispetto all’inizio al Sardegna Open 2020. Lo devono dire i telespettatori, certo, ma spero che siamo in grado di offrire un servizio sempre migliore. Ora siamo anche abituati a lavorare insieme, quindi c’è più sintonia, più ritmo e direi che il cambiamento maggiore è stata l’introduzione delle domande da casa, gestite con un certo equilibrio perché all’inizio ci erano anche un po’ sfuggite di mano… rispondendo a tutti poi trascuri la telecronaca e non deve essere così. Infatti adesso manteniamo attenzione a questo servizio ma le confiniamo nel cambio campo o nelle fase iniziale della partita o del set, piuttosto che nella parte di riscaldamento. Però ci siamo resi conto che è una cosa che al pubblico piace e che ti porta anche a rimanere un po’ più attaccato alla partita, anche per aspettare la risposta.

Hai dei tuoi giocatori preferiti del circuito del world padel tour?

Si si, ne ho qualcuno! Tra le donne sicuramente Gemma Triay è la mia preferita. Tra gli uomini dico Bela perché non puoi non citarlo perché è una leggenda, è straordinario e dico Tapia per quello che potenzialmente potrebbe diventare, magari migliorando un pochino dal punto di vista caratteriale e di concentrazione durante la partita ma d’altronde è giovanissimo! Però è straordinario!!

Se si, (come) riesci a rimanere neutro durante la telecronaca?

Ovviamente sono telecronista professionista e sono abituato a rimanere oggettivo durante la telecronaca, come peraltro fanno anche tutti i miei colleghi. Per quanto uno può tifare per un giocatore o di una squadra, quando inizi la telecronaca stai lavorando e sei imparziale necessariamente.

Hai già una partita o un torneo che ti è restata nel cuore?

Senza dubbio il Sardegna Open 2021 perché è la prima volta che ho vissuto dal vivo un evento come questo (di solito commentiamo da remoto da Milano o da Roma). Anzi colgo l’occasione per fare i complimenti a tutti, alla Federazione Internazionale, al World Padel Tour, al NSA che ha messo in piedi l’evento e tutti quelli che ci hanno lavorato. Davvero, non sono frasi di circostanza! È stato un evento bello e per noi è stato molto emozionante viverlo da dentro, poi eravamo nello stesso albergo di tutti i giocatori e veramente, ci siamo sentiti parte del tutto.

Sappiamo dal mondo del calcio che il sogno di un telecronista è quello di poter commentare la vittoria di un mondiale. Da telecronista di padel, qual è il tuo?

Beh, va considerato che nel breve non possiamo sperare di commentare una partita con l’Italia vincente. È vero che all’esordio ho commentato la vittoria dell’Italia come Campione d’Europa quindi, se vogliamo, già è stata una bella soddisfazione. Anche se sappiamo che era un Europeo senza la Spagna e quindi comunque bisogna essere onesti e realistici, anche se fu bello dire: “siamo i campioni d’Europa!”. Al momento quello che posso reputare un sogno è commentare quantomeno al venerdì, ai quarti quindi, almeno una coppia maschile o femminile italiana nel quadro del World Padel Tour.

e per chiudere con un sogno… immagina di avere la possibilità di giocare una partita di padel scegliendo il tuo compagno e gli avversari (tra WTP e professionisti del circuito italiano). Chi scegli e perché?

Non voglio andare troppo in alto… mi prendo sempre alla mia sinistra Saverio (Palmieri ndr) e vorrei sfidare con lui le ragazze che allena: Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena per vedere quante ne prendo anche dalle ragazze. Però sarebbe una partita divertente!!

Per noi di Mr. Padel Paddle è sempre un piacere potersi confrontare con altri professionisti che lavorano e contribuiscono alla crescita del movimento Padel, ringraziamo quindi di cuore Alessandro che, nonostante i sempre tanti impegni professionali ha scelto di dedicare un po’ di tempo ai nostri lettori

Ebbene, ora tocca a voi!! Quando vi collegherete alle prossime partita di padel del World Padel Tour e in telecronaca trovate Alessandro, sotto con le domande tramite Direct (la chat di Instagram) al suo profilo @alelupi79

e buon padel a tutti!

by Roberta Lozza

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