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La scelta della racchetta da padel o pala è uno degli argomenti in assoluto più richiesti e oggetto di post e commenti sui social.

Sappiamo che esistono pressoché 3 forme di pala: tonda, a goccia e a diamante e che ogni casa produttrice ha tanti modelli per ogni forma, con forbici di prezzo più o meno importanti.

Ora, con questi articoli vogliamo approfondire questo tema scottante ma una volta tanto, non vogliamo parlare di un marchio piuttosto che un altro o darti informazioni tecniche e recensioni varie.
Vogliamo anzi guidarti sulle logiche di costruzione di queste tre forme, per darti un vademecum che ti aiuti a indirizzare le tue scelte in relazione al tuo modo di giocare.

Iniziamo con le informazioni più generiche, che valgono per ogni forma.

1) La fibra di vetro è più morbida, flessibile e permette maggiore uscita di palla del carbonio che però risulta più resistente e con impatto più duro.
2) La schiuma FOAM offre più controllo e permette di usare meno forza per far uscire palle veloci ma dura meno della schiuma EVA che è migliore per i colpi con effetto e ha più resistenza. È però più difficile da gestire, meglio se sei di livello avanzato.
3) Il peso è importante. Una pala più leggera all’inizio ti aiuta a migliorare il controllo di palla ma può provocare problemi a tendini e articolazioni del braccio. Pala leggera implica uso di più forza per dare velocità alla palla e in conseguenza porta più usura del braccio.
4) Lo spessore è variabile di pala in pala, più spessore corrisponde a più velocità di uscita della pallina.
5) Prediligi pale più morbide se hai problemi di epicondilite e infiammazioni varie, sceglie quelle più dure se vuoi più potenza e controllo.
6) Non farti incantare dalle pale più famose, più firmate o costose. Assicurati di acquistare pale corrette per il tuo livello perché più sono ricercate, più sono delicate e pensate per padelisti che sanno gestire anche gli spazi e… gli scontri. Una pala entry level è pensata anche per subire meglio colpi contro vetri, grate o altre pale.
7) L’aggiunta di paracolpi in testa, overgrip e hesacore variano il baricentro della pala, quindi permettono di giocare con un bilanciamento sfalsato rispetto alla forma scelta. Una pala tonda con pesi o paracolpi in testa la renderanno più potente, una diamante con un hesacore potrebbe abbassare il bilanciamento più verso il centro.

Ora entriamo nel merito della racchetta o pala a forma tonda

Questa pala si caratterizza per un bilanciamento “basso” ovvero il suo baricentro si avvicina al manico della pala. Questa caratteristica rende la forma tonda più maneggevole (il baricentro all’altezza del manico facilita il colpo, la coordinazione mano/pallina diventa efficace perché più semplice e intuitiva).
In aggiunta a questo ha un punto di impatto valido molto più ampio (il più ampio di tutte le pale). Questo vuol dire che anche quando non colpisci la palla in modo preciso, la pala perdona il colpo e ti permette di uscirne egregiamente.
Puoi immaginare il punto di impatto come un cerchio, nelle pale più difficili è grande come una pallina da ping pong al centro della pala, nelle pale tonde è sempre al centro della pala ma è grande come una palla da softball. Quando tu colpisci all’interno di questo cerchio, il colpo prende la direzione e gli effetti che gli hai dato, più ti scosti più il colpo non risponde ai tuoi intenti.
Detto questo, è facile intuire che una pala tonda favorisce di molto il controllo, a discapito della potenza ed è un’ottima pala per iniziare a giocare a padel.
La sua maneggevolezza e il suo perdonare tanto, aiuta l’esordiente ad imparare al meglio i colpi e le tecniche pur divertendosi da subito, senza partire con l’impressione di non riuscire a mandare la palla oltre la rete.

Questo vuol dire che le tonde le usano solo i principianti?

Niente affatto!! Puoi anzi notare che anche a livelli professionistici diversi atleti scelgono la racchetta tonda.
Una volta che hai preso dimestichezza con l’abc di questo sport infatti, inserendo le altre caratteristiche (morbida, dura, più o meno spessa, più o meno leggera, in EVA o FOAM) puoi scegliere di optare per una pala ottima in controllo che può comunque dare qualche soddisfazione anche in potenza.
Va ricordato infatti che nel padel vince chi sbaglia meno (sopratutto a livello amatoriale) e una buona strategia passa per prima cosa dalla miglior difesa!
E se non sono un giocatore particolarmente aggressivo, potrei farmene poco di potenza che non uso… ha più senso potenziare il gioco che faccio abitualmente!

Buon padel a tutti

by Roberta Lozza

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La scelta della racchetta da padel o pala è uno degli argomenti in assoluto più richiesti e oggetto di post e commenti sui social.

Sappiamo che esistono pressoché 3 forme di pala: tonda, a goccia e a diamante e che ogni casa produttrice ha tanti modelli per ogni forma, con forbici di prezzo più o meno importanti.

Ora, con questi articoli vogliamo approfondire questo tema scottante ma una volta tanto, non vogliamo parlare di un marchio piuttosto che un altro o darti informazioni tecniche e recensioni varie.
Vogliamo anzi guidarti sulle logiche di costruzione di queste tre forme, per darti un vademecum che ti aiuti a indirizzare le tue scelte in relazione al tuo modo di giocare.

Iniziamo con le informazioni più generiche, che valgono per ogni forma.

1) La fibra di vetro è più morbida, flessibile e permette maggiore uscita di palla del carbonio che però risulta più resistente e con impatto più duro.
2) La schiuma FOAM offre più controllo e permette di usare meno forza per far uscire palle veloci ma dura meno della schiuma EVA che è migliore per i colpi con effetto e ha più resistenza. È però più difficile da gestire, meglio se sei di livello avanzato.
3) Il peso è importante. Una pala più leggera all’inizio ti aiuta a migliorare il controllo di palla ma può provocare problemi a tendini e articolazioni del braccio. Pala leggera implica uso di più forza per dare velocità alla palla e in conseguenza porta più usura del braccio.
4) Lo spessore è variabile di pala in pala, più spessore corrisponde a più velocità di uscita della pallina.
5) Prediligi pale più morbide se hai problemi di epicondilite e infiammazioni varie, sceglie quelle più dure se vuoi più potenza e controllo.
6) Non farti incantare dalle pale più famose, più firmate o costose. Assicurati di acquistare pale corrette per il tuo livello perché più sono ricercate, più sono delicate e pensate per padelisti che sanno gestire anche gli spazi e… gli scontri. Una pala entry level è pensata anche per subire meglio colpi contro vetri, grate o altre pale.
7) L’aggiunta di paracolpi in testa, overgrip e hesacore variano il baricentro della pala, quindi permettono di giocare con un bilanciamento sfalsato rispetto alla forma scelta. Una pala tonda con pesi o paracolpi in testa la renderanno più potente, una diamante con un hesacore potrebbe abbassare il bilanciamento più verso il centro.

Ora entriamo nel merito della racchetta o pala a forma tonda

Questa pala si caratterizza per un bilanciamento “basso” ovvero il suo baricentro si avvicina al manico della pala. Questa caratteristica rende la forma tonda più maneggevole (il baricentro all’altezza del manico facilita il colpo, la coordinazione mano/pallina diventa efficace perché più semplice e intuitiva).
In aggiunta a questo ha un punto di impatto valido molto più ampio (il più ampio di tutte le pale). Questo vuol dire che anche quando non colpisci la palla in modo preciso, la pala perdona il colpo e ti permette di uscirne egregiamente.
Puoi immaginare il punto di impatto come un cerchio, nelle pale più difficili è grande come una pallina da ping pong al centro della pala, nelle pale tonde è sempre al centro della pala ma è grande come una palla da softball. Quando tu colpisci all’interno di questo cerchio, il colpo prende la direzione e gli effetti che gli hai dato, più ti scosti più il colpo non risponde ai tuoi intenti.
Detto questo, è facile intuire che una pala tonda favorisce di molto il controllo, a discapito della potenza ed è un’ottima pala per iniziare a giocare a padel.
La sua maneggevolezza e il suo perdonare tanto, aiuta l’esordiente ad imparare al meglio i colpi e le tecniche pur divertendosi da subito, senza partire con l’impressione di non riuscire a mandare la palla oltre la rete.

Questo vuol dire che le tonde le usano solo i principianti?

Niente affatto!! Puoi anzi notare che anche a livelli professionistici diversi atleti scelgono la racchetta tonda.
Una volta che hai preso dimestichezza con l’abc di questo sport infatti, inserendo le altre caratteristiche (morbida, dura, più o meno spessa, più o meno leggera, in EVA o FOAM) puoi scegliere di optare per una pala ottima in controllo che può comunque dare qualche soddisfazione anche in potenza.
Va ricordato infatti che nel padel vince chi sbaglia meno (sopratutto a livello amatoriale) e una buona strategia passa per prima cosa dalla miglior difesa!
E se non sono un giocatore particolarmente aggressivo, potrei farmene poco di potenza che non uso… ha più senso potenziare il gioco che faccio abitualmente!

Buon padel a tutti

by Roberta Lozza

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Ieri sera si sono disputati i sedicesimi del tabellone finale del Challenger Ibereolica  World Padel Tour che si sta tenendo nel comune di Lerma nella comunità autonoma di Castiglia e León.

Ottima prestazione per due coppie italiane, Marchetti-Pappacena e Petrelli la Monaca entrambe qualificate per gli ottavi di finale.

Le qualificazioni

In questi primi giorni si sono disputate le qualificazioni del torneo con alcune italiane in campo come la coppia Carolina Petrelli-Alessia la Monaca e Lorena Vano in coppia con la spagnola Alba Perez.
La coppia italo-spagnola è riuscita a passare i due turni di previa qualificandosi per il Cuadro battendo mercoledi mattina nell’ultimo turno in tre set le spagnole Castanera-Barrera (3-6/6-3/6-4).
Nel pomeriggio di ieri hanno affrontato nei sedicesimi di finale la coppia italiana Petrelli-La Monaca che nonostante la sconfitta nel secondo turno di previa da parte delle spagnole Arellano-Lopez 4-6/6-3/5-7 (erano in vantaggio per 5-3 al terzo) sono state ripescate come Lucky Loser nel sorteggio.
Vittoria per Petrelli-La Monaca per 6-4/6-4 che si qualificano agli ottavi

Sedicesimi di finale

Direttamente qualificate per il tabellone principale sono state la coppia italo-spagnola formata da Casali-Pascual che alle 19 di ieri hanno affrontato le fortissime Blanco (n°52 del ranking) e Piltcher (n°32) perdendo 7-5/6-3.
Fari accesi anche sulla coppia formata da Chiara Pappacena e Giorgia Marchetti che dopo aver vinto il FIP di Lecce, lo Slam a Roma puntano a fare un bel risultato anche in Spagna.
Le due azzurre hanno giocato alle ore 20 contro le gemelle spagnole classe 2004 Rodriguez vincendo in tre set 4-6/6-3/6-3.

Ottavi di finale

Oggi si disputeranno gli ottavi di finale con due sfide molto complicate per le coppie italiane:
Pappacena-Marchetti dovranno affrontare le forti portoghesi Noguiera-Araujo rispettivamente n°25 e 19 del ranking WPT mentre Petrelli-La Monaca le spagnole Virseda (n°28) – Martinez (n°30).
I challenger del WPT sono molto interessanti perchè permettono di ottenere punti validi per la classifica per scalare il ranking ed evitare di partecipare a maratone di pre qualificazioni prima di accedere al tabellone finale.
La settimana successiva al Challenger dal 1 all’8 agosto ci sarà l’Open di Malaga, nona tappa del World Padel Tour

Buon padel a tutti

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Ieri sera si sono disputati i sedicesimi del tabellone finale del Challenger Ibereolica  World Padel Tour che si sta tenendo nel comune di Lerma nella comunità autonoma di Castiglia e León.

Ottima prestazione per due coppie italiane, Marchetti-Pappacena e Petrelli la Monaca entrambe qualificate per gli ottavi di finale.

Le qualificazioni

In questi primi giorni si sono disputate le qualificazioni del torneo con alcune italiane in campo come la coppia Carolina Petrelli-Alessia la Monaca e Lorena Vano in coppia con la spagnola Alba Perez.
La coppia italo-spagnola è riuscita a passare i due turni di previa qualificandosi per il Cuadro battendo mercoledi mattina nell’ultimo turno in tre set le spagnole Castanera-Barrera (3-6/6-3/6-4).
Nel pomeriggio di ieri hanno affrontato nei sedicesimi di finale la coppia italiana Petrelli-La Monaca che nonostante la sconfitta nel secondo turno di previa da parte delle spagnole Arellano-Lopez 4-6/6-3/5-7 (erano in vantaggio per 5-3 al terzo) sono state ripescate come Lucky Loser nel sorteggio.
Vittoria per Petrelli-La Monaca per 6-4/6-4 che si qualificano agli ottavi

Sedicesimi di finale

Direttamente qualificate per il tabellone principale sono state la coppia italo-spagnola formata da Casali-Pascual che alle 19 di ieri hanno affrontato le fortissime Blanco (n°52 del ranking) e Piltcher (n°32) perdendo 7-5/6-3.
Fari accesi anche sulla coppia formata da Chiara Pappacena e Giorgia Marchetti che dopo aver vinto il FIP di Lecce, lo Slam a Roma puntano a fare un bel risultato anche in Spagna.
Le due azzurre hanno giocato alle ore 20 contro le gemelle spagnole classe 2004 Rodriguez vincendo in tre set 4-6/6-3/6-3.

Ottavi di finale

Oggi si disputeranno gli ottavi di finale con due sfide molto complicate per le coppie italiane:
Pappacena-Marchetti dovranno affrontare le forti portoghesi Noguiera-Araujo rispettivamente n°25 e 19 del ranking WPT mentre Petrelli-La Monaca le spagnole Virseda (n°28) – Martinez (n°30).
I challenger del WPT sono molto interessanti perchè permettono di ottenere punti validi per la classifica per scalare il ranking ed evitare di partecipare a maratone di pre qualificazioni prima di accedere al tabellone finale.
La settimana successiva al Challenger dal 1 all’8 agosto ci sarà l’Open di Malaga, nona tappa del World Padel Tour

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