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Nelle settimane scorse abbiamo scritto dell’epicondilite e degli strumenti che aiutano a evitare l’insorgere di questa infiammazione, dolorosa e fastidiosa, che tra le altre cose richiede uno stop dai campi di padel.

Come abbiamo visto nel precedente articolo, le cause dell’epicondilite sono collegate a diversi fattori, ad esempio un gesto tecnico svolto in modo errato; una preparazione fisica inadeguata e quindi una muscolatura non conforme al tipo di movimento e sforzo richiesto; una scelta degli strumenti non ottimale (pale troppo rigide, uso di palline esaurite ecc).

Tolto tutto ciò che quindi è bene fare a livello di preparazione atletica, tecnica e fisiotarapica, esistono degli strumenti che aiutano a ridurre le vibrazioni che dalla pala si ripercuotono sul braccio, portando notevoli benefici.

Vediamoli nel dettaglio.

HESACORE

Si tratta di un pezzo unico in silicone che si applica sul manico della pala, dopo aver eliminato il grip originale. È relativamente facile da montare, serve un minimo di delicatezza perché il materiale è piuttosto morbido ma una volta messo, è talmente resistente che è più probabile che si rompa la pala prima che l’hesacore.
Ha una struttura a nido d’ape che facilita una presa più sicura e anche una sensibile riduzione delle vibrazioni, questo perché la sua particolare struttura renderà naturale stringere meno la presa. Il grip e quindi l’impugnatura restano più ferme anche in caso di umidità (o grande sudorazione) e questo aiuta a mantenere una maggior leggerezza e fiducia nei colpi.

Le prime sensazioni potrebbero essere strane, soprattutto per chi gioca da più tempo ed è abituato alla presa di grip+overgrip (l’hesacore è una rivoluzione recente) ma non stranitevi se all’inizio aumentano gli errori su colpi che conoscete alla perfezione. Modificare in modo così sostanziale l’impugnatura richiede un po’ di tempo di adattamento. Già dopo le prime ore di gioco avrete famigliarizzato a sufficienza per riprendere a giocare con la vostra solita efficacia.

Riassumendo, la presa facilitata della pala e una minore sudorazione generano meno tensione del braccio, portando beneficio a chi soffre di infiammazioni o epicondilite. Certo, non è LA SOLUZIONE e a seconda del proprio grado di infiammazione sarà necessario agire di conseguenza ma chi ha provato l’hesacore ha avuto benefici importanti.Esistono due taglie, S o M che dipendono da che tipo di impugnatura preferite e dalla grandezza della vostra mano.
La sostituzione con il grip non incide in termini di peso sulla pala, pesa infatti quanto il grip originale (circa 15 gr).

NOENE

Il noene è un elastomero che grazie alla sua viscoelasticità ha una grande capacità di ammortizzazione e dispersione delle vibrazioni negative (di ritorno) provocate dall’impatto del nostro corpo con elementi esterni, come le mani sulla pala di padel.
Assorbe e disperde quindi fino al 98% delle vibrazioni e in questo modo protegge mani e braccia dalle sollecitazioni generate dall’impatto della pallina sulla racchetta, riduce il formicolio e aiuta a preservare le articolazioni da fastidiose infiammazioni articolari.
Grazie all’assorbimento delle vibrazioni, permette un maggior controllo, aumentando anche forza e resistenza nei colpi. Previene quindi la formazione di microtraumi che, a lungo andare, diventano la causa dei dolori e delle infiammazioni a articolazioni, schiena e cervicale.

Va infatti posizionato o in sostituzione del grip o tra il grip e l’overgrip, avendo cura di non sovrapporre la guaina, mantenendo una tensione di posa di circa il 30%.
Una volta applicato il noene, si procede quindi ad aggiungere l’overgrip di protezione. Anche il noene, come l’hesacore, ha lunga vita e non richiede di essere sostituito nel tempo.

In generale, i benefici di hesacore e noene porteranno anche benefici sulla salute della pala (maggior controllo e leggerezza vi permetteranno di stressare meno la pala) che quindi potrebbe durare più a lungo.

Voi cosa preferite? Hesacore o noene?

Buon Padel a tutti

by Roberta Lozza

 

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Nelle settimane scorse abbiamo scritto dell’epicondilite e degli strumenti che aiutano a evitare l’insorgere di questa infiammazione, dolorosa e fastidiosa, che tra le altre cose richiede uno stop dai campi di padel.

Come abbiamo visto nel precedente articolo, le cause dell’epicondilite sono collegate a diversi fattori, ad esempio un gesto tecnico svolto in modo errato; una preparazione fisica inadeguata e quindi una muscolatura non conforme al tipo di movimento e sforzo richiesto; una scelta degli strumenti non ottimale (pale troppo rigide, uso di palline esaurite ecc).

Tolto tutto ciò che quindi è bene fare a livello di preparazione atletica, tecnica e fisiotarapica, esistono degli strumenti che aiutano a ridurre le vibrazioni che dalla pala si ripercuotono sul braccio, portando notevoli benefici.

Vediamoli nel dettaglio.

HESACORE

Si tratta di un pezzo unico in silicone che si applica sul manico della pala, dopo aver eliminato il grip originale. È relativamente facile da montare, serve un minimo di delicatezza perché il materiale è piuttosto morbido ma una volta messo, è talmente resistente che è più probabile che si rompa la pala prima che l’hesacore.
Ha una struttura a nido d’ape che facilita una presa più sicura e anche una sensibile riduzione delle vibrazioni, questo perché la sua particolare struttura renderà naturale stringere meno la presa. Il grip e quindi l’impugnatura restano più ferme anche in caso di umidità (o grande sudorazione) e questo aiuta a mantenere una maggior leggerezza e fiducia nei colpi.

Le prime sensazioni potrebbero essere strane, soprattutto per chi gioca da più tempo ed è abituato alla presa di grip+overgrip (l’hesacore è una rivoluzione recente) ma non stranitevi se all’inizio aumentano gli errori su colpi che conoscete alla perfezione. Modificare in modo così sostanziale l’impugnatura richiede un po’ di tempo di adattamento. Già dopo le prime ore di gioco avrete famigliarizzato a sufficienza per riprendere a giocare con la vostra solita efficacia.

Riassumendo, la presa facilitata della pala e una minore sudorazione generano meno tensione del braccio, portando beneficio a chi soffre di infiammazioni o epicondilite. Certo, non è LA SOLUZIONE e a seconda del proprio grado di infiammazione sarà necessario agire di conseguenza ma chi ha provato l’hesacore ha avuto benefici importanti.Esistono due taglie, S o M che dipendono da che tipo di impugnatura preferite e dalla grandezza della vostra mano.
La sostituzione con il grip non incide in termini di peso sulla pala, pesa infatti quanto il grip originale (circa 15 gr).

NOENE

Il noene è un elastomero che grazie alla sua viscoelasticità ha una grande capacità di ammortizzazione e dispersione delle vibrazioni negative (di ritorno) provocate dall’impatto del nostro corpo con elementi esterni, come le mani sulla pala di padel.
Assorbe e disperde quindi fino al 98% delle vibrazioni e in questo modo protegge mani e braccia dalle sollecitazioni generate dall’impatto della pallina sulla racchetta, riduce il formicolio e aiuta a preservare le articolazioni da fastidiose infiammazioni articolari.
Grazie all’assorbimento delle vibrazioni, permette un maggior controllo, aumentando anche forza e resistenza nei colpi. Previene quindi la formazione di microtraumi che, a lungo andare, diventano la causa dei dolori e delle infiammazioni a articolazioni, schiena e cervicale.

Va infatti posizionato o in sostituzione del grip o tra il grip e l’overgrip, avendo cura di non sovrapporre la guaina, mantenendo una tensione di posa di circa il 30%.
Una volta applicato il noene, si procede quindi ad aggiungere l’overgrip di protezione. Anche il noene, come l’hesacore, ha lunga vita e non richiede di essere sostituito nel tempo.

In generale, i benefici di hesacore e noene porteranno anche benefici sulla salute della pala (maggior controllo e leggerezza vi permetteranno di stressare meno la pala) che quindi potrebbe durare più a lungo.

Voi cosa preferite? Hesacore o noene?

Buon Padel a tutti

by Roberta Lozza

 

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