MrPadelPaddle

Le campionesse d’Italia superano al loro esordio i sedicesimi di finale al Fip Star Burriana !

Buon esordio per le azzurre Chiara Pappacena e Giulia Sussarello che hanno vinto in due set per 6-4 / 6-2 contro le due spagnole provenienti dalle qualificazioni Noa Canovas (n° 147) e Ariadna Novira (n° 200).

Domani mattina affronteranno alle 9 del mattino due avversarie più quotate delle precedenti e con una classifica migliore delle nostre (Chiara 68esima e Giulia 70esima) la spagnola Noguer (n° 52) e la brasiliana Piltcher (n°34) che hanno avuto la meglio contro la coppia italo russa composta da Lorena Vano e Sharifova per 6-4 / 6-4.

Vano e Sharifova

Lorena Vano e Sharifova

 

Buon Padel a tutti !

by Mr Padel Paddle

 

The post Gilua e Chiara, buona la prima al Fip Star Burriana! first appeared on Mr Padel Paddle.
0

MrPadelPaddle
Story 402383024

Le campionesse d’Italia superano al loro esordio i sedicesimi di finale al Fip Star Burriana !

Buon esordio per le azzurre Chiara Pappacena e Giulia Sussarello che hanno vinto in due set per 6-4 / 6-2 contro le due spagnole provenienti dalle qualificazioni Noa Canovas (n° 147) e Ariadna Novira (n° 200).

Domani mattina affronteranno alle 9 del mattino due avversarie più quotate delle precedenti e con una classifica migliore delle nostre (Chiara 68esima e Giula 70esima) la spagnola Noguer (n° 52) e la brasiliana Piltcher (n°34) che hanno avuto la moglie contro la coppia italo russa composta da Lorena Vano e Sharifova per 6-4 / 6-4.

Vano e Sharifova

Lorena Vano e Sharifova

 

Buon Padel a tutti !

by Mr Padel Paddle

 

The post Gilua e Chiara, buona la prima al Fip Star Burriana! first appeared on Mr Padel Paddle.
0

MrPadelPaddle

Dopo l’epicondilite, esiste un secondo trauma abbastanza frequente nei giocatori di Padel, la famigerata distorsione.

Anche in questo caso, abbiamo chiesto l’ausilio del dott. Marco Carpene, fisioterapista sportivo, per avere qualche informazione in più per sapere cosa fare nel malaugurato caso di subirne una e, soprattutto, cosa possiamo fare per evitare il più possibile di procurarcene in campo.

Marco, perché le distorsioni sono così frequenti?
La distorsione alla caviglia è il più usuale trauma muscolo-scheletrico in diversi sport, come pallavolo (56%), basket (55%), calcio (51%), la corsa di resistenza (40%) e quindi anche nel padel.
Sono così frequenti, in generale, per una mancanza di allenamento del controllo motorio e della stabilità e anche per affaticamento: al termine di una prestazione fisica con l’insorgere della stanchezza è più facile che anche un giocatore allenato metta “il piede in fallo”.
Nel padel, in aggiunta a queste cause, si aggiungono errori di non curanza durante il gioco, nello specifico con le palline nel campo. Capita spesso di vedere, infatti, giocatori che non recuperano le palline non in uso che restano libere sul campo. O che le conservano in malo modo perdendole durante le fasi di gioco. Questa è un’abitudine pericolosissima che miete tante vittime, con esiti anche peggiori della sola distorsione. Anche in caso di contatto con il compagno di gioco, possiamo incappare in contusioni e traumi.

Esistono diversi gradi di distorsioni?

Si , tecnicamente le distorsioni vengono classificate in tre livelli:

Leggera (GRADO 1): il legamento viene solo stirato e non compaiono rotture macroscopiche; può essere presente lieve gonfiore o dolorabilità, non è debilitante al punto da non poter camminare e si mantiene stabilità articolare.

Moderata (GRADO 2): in questo caso c’è una parziale rottura del legamento con moderato gonfiore e dolorabilità. La funzione articolare è compromessa, non puoi camminare sull’arto senza avvertire dolore e hai difficoltà nel mantenere la stabilità.

Grave (GRADO 3): la rottura dei legamenti è completa (LAPA e LCP), con gonfiore, ecchimosi evidente e forte dolorabilità. In questo caso si è incapaci di sostenere il peso del corpo con totale instabilità.

Cosa fare in caso di distorsione come primo soccorso?

Il protocollo P.R.I.C.E (Protection,Rest, Ice, Compression, Elevation) è uno dei trattamenti terapeutici di primo soccorso più raccomandati per le distorsioni.
È un metodo utilizzato nella gestione di traumi e viene utilizzato principalmente per aiutare a ridurre l’infiammazione, il gonfiore e per favorire i tempi di recupero (che è la cosa che interessa di più agli appassionati di padel).
La terapia può essere eseguita insieme, separatamente o in qualsiasi combinazione di componenti dai quattro elementi della tecnica:

PROTECTION (protezione) – proteggi l’area infortunata per evitare ulteriori danni ai tessuti. Questo può avvenire, ad esempio, utilizzando delle stampelle.
REST (riposo) – bisogna mettere subito a riposo completo la caviglia. In fondo il dolore non è altro che la strategia che adotta il nostro corpo per impedirci di fare ulteriori danni muovendoci, è una buona cosa imparare ad assecondarlo.
ICE (ghiaccio) – applica immediatamente il ghiaccio per periodi di 15-20 minuti ogni ora, per le successive 4 ore dal trauma. Il ghiaccio dovrà essere applicato in maniera uniforme e ricoprire un’ampia zona circostante l’area infiammata.
COMPRESSION (compressione) – applica una fasciatura sulla zona colpita, ti aiuterà a ridurre l’infiammazione e il gonfiore che ne risulta. Una volta bendata l’area, bisogna assicurarsi che la fasciatura non sia troppo stretta e che quindi la caviglia non si senta costretta, ma possa mantenere una certa mobilità. La compressione, in un modo o nell’altro, deve comunque persistere per almeno le 24-48 ore successive all’infortunio.
ELEVATION (elevazione) – mantieni il più possibile la parte infiammata al di sopra del livello del cuore, così da favorire il ritorno venoso ed evitare ulteriori accumuli di sangue.

Una volta procurataci la distorsione, cosa possiamo fare per guarire nel minor tempo possibile?

Come prima cosa è bene rivolgersi immediatamente ad un medico specialista, che effettuerà una valutazione della zona lesa stilando una diagnosi.
A seconda della gravità, il medico potrebbe indirizzarci da un fisioterapista per un percorso riabilitativo (meglio se operante nel settore sportivo, capirà le vostre necessità agonistiche e avrà un occhio particolare per rimettervi in pista con attenzione specifica allo sport che praticate).

Gli obiettivi della RIABILITAZIONE sono:

Ridurre o eliminare il dolore
Recuperare la mobilità articolare
Migliorare il trofismo muscolare, cioè la forza dei muscoli stabilizzatori della gamba per favorire un buon controllo dell’articolazione.
Ripristinare la capacità propriocettiva, vale a dire rieducare il piede al perfetto controllo posturale e del movimento.

Si può prevenire o limitare il rischio di distorsione con esercizi o terapie specifiche?

Assolutamente si, possiamo sempre lavorare in prevenzione a livello muscolare. Questo non ci preserva in assoluto dall’incorrere in traumi ma ci permette di lavorare sull’elasticità di tutto l’apparato muscolo scheletrico che risulta quindi più resistente. Consiglierei esercizi di prevenzione quali:

Esercizi in monopodalica su terreno piano
Squat e affondi a intensità progressiva
Esercizi di propriocezione in monopodalica ad occhi aperti e occhi chiusi
Esercizi di propriocezione in monopodalica ad occhi aperti e chiusi su superficie morbida

Riproporre gli stessi esercizi su una superficie instabile come una tavola oscillante o bosu per aumentare la difficoltà man mano che si migliora.
La propriocettività dei nostri arti, in generale è molto importante per prevenire questo tipo di lesioni. Un buon fisioterapista può insegnare questo tipo di esercizi che possono poi essere svolti in totale autonomia.

Ci sono altri modi per abbassare il rischio distorsioni?

Le principali cause di questo infortunio a mio avviso sono legate ad alcune leggerezze:

Assenza di allenamento fisico propedeutico al Padel
Riscaldamento assente o scorretto
Lavoro di prevenzione assente o scorretto
Calzature inadeguate o usurate

Oltre a questo, ricordo le buone regole da osservare con le palline e qualsiasi oggetto esterno in campo e, comunque importante, allo stato del campo. Da buoni appassionati, ci mettiamo in campo in tutte le condizioni ma, ad esempio, umidità e pioggia possono rendere particolarmente scivolosa la superficie di gioco, così come giocare in campi che necessitano di manutenzione (manto usurato o superficie in cemento con “buche” disseminate qua e là).
Consiglio quindi vivamente di giocare in campi realizzati con materiali di qualità e in ottimo stato, se vogliamo giocare anche su campi umidi o bagnati, ricordiamoci di porre più attenzione del solito a come ci muoviamo nel campo, il grip delle nostre scarpe è decisamente alterato. Mantenete anche l’attenzione sull’usura delle scarpe. Le scarpe di padel sono create per dare il giusto sostegno al piede ma a seconda della frequenza con cui giochiamo, la tomaia si usura perdendo la sua efficacia. Assicuriamoci quindi di cambiarle con la giusta regolarità in base alle ore passate in campo o comunque ogni qualvolta ci rendiamo conto che la vestibilità è cambiata da quando le abbiamo indossate le prime volte.
Per ridurre questo tipo di infortunio già seguire questi piccoli consigli e accorgimenti potrebbe essere utile.

Buon Padel a tutti !

by Roberta Lozza in collaborazione con il dott. Marco Carpene

The post Gli infortuni nel Padel: Le distorsioni first appeared on Mr Padel Paddle.
0

MrPadelPaddle
Story 402373043

Dopo l’epicondilite, esiste un secondo trauma abbastanza frequente nei giocatori di Padel, la famigerata distorsione.

Anche in questo caso, abbiamo chiesto l’ausilio del dott. Marco Carpene, fisioterapista sportivo, per avere qualche informazione in più per sapere cosa fare nel malaugurato caso di subirne una e, soprattutto, cosa possiamo fare per evitare il più possibile di procurarcene in campo.

Marco, perché le distorsioni sono così frequenti?
La distorsione alla caviglia è il più usuale trauma muscolo-scheletrico in diversi sport, come pallavolo (56%), basket (55%), calcio (51%), la corsa di resistenza (40%) e quindi anche nel padel.
Sono così frequenti, in generale, per una mancanza di allenamento del controllo motorio e della stabilità e anche per affaticamento: al termine di una prestazione fisica con l’insorgere della stanchezza è più facile che anche un giocatore allenato metta “il piede in fallo”.
Nel padel, in aggiunta a queste cause, si aggiungono errori di non curanza durante il gioco, nello specifico con le palline nel campo. Capita spesso di vedere, infatti, giocatori che non recuperano le palline non in uso che restano libere sul campo. O che le conservano in malo modo perdendole durante le fasi di gioco. Questa è un’abitudine pericolosissima che miete tante vittime, con esiti anche peggiori della sola distorsione. Anche in caso di contatto con il compagno di gioco, possiamo incappare in contusioni e traumi.

Esistono diversi gradi di distorsioni?

Si , tecnicamente le distorsioni vengono classificate in tre livelli:

Leggera (GRADO 1): il legamento viene solo stirato e non compaiono rotture macroscopiche; può essere presente lieve gonfiore o dolorabilità, non è debilitante al punto da non poter camminare e si mantiene stabilità articolare.

Moderata (GRADO 2): in questo caso c’è una parziale rottura del legamento con moderato gonfiore e dolorabilità. La funzione articolare è compromessa, non puoi camminare sull’arto senza avvertire dolore e hai difficoltà nel mantenere la stabilità.

Grave (GRADO 3): la rottura dei legamenti è completa (LAPA e LCP), con gonfiore, ecchimosi evidente e forte dolorabilità. In questo caso si è incapaci di sostenere il peso del corpo con totale instabilità.

Cosa fare in caso di distorsione come primo soccorso?

Il protocollo P.R.I.C.E (Protection,Rest, Ice, Compression, Elevation) è uno dei trattamenti terapeutici di primo soccorso più raccomandati per le distorsioni.
È un metodo utilizzato nella gestione di traumi e viene utilizzato principalmente per aiutare a ridurre l’infiammazione, il gonfiore e per favorire i tempi di recupero (che è la cosa che interessa di più agli appassionati di padel).
La terapia può essere eseguita insieme, separatamente o in qualsiasi combinazione di componenti dai quattro elementi della tecnica:

PROTECTION (protezione) – proteggi l’area infortunata per evitare ulteriori danni ai tessuti. Questo può avvenire, ad esempio, utilizzando delle stampelle.
REST (riposo) – bisogna mettere subito a riposo completo la In fondo il dolore non è altro che la strategia che adotta il nostro corpo per impedirci di fare ulteriori danni muovendoci, è una buona cosa imparare ad assecondarlo.
ICE (ghiaccio) – applica immediatamente il ghiaccio per periodi di 15-20 minuti ogni ora, per le successive 4 ore dal trauma. Il ghiaccio dovrà essere applicato in maniera uniforme e ricoprire un’ampia zona circostante l’area infiammata.
COMPRESSION (compressione) – applica una fasciatura sulla zona colpita, ti aiuterà a ridurre l’infiammazione e il gonfiore che ne risulta. Una volta bendata l’area, bisogna assicurarsi che la fasciatura non sia troppo stretta e che quindi la caviglia non si senta costretta, ma possa mantenere una certa mobilità. La compressione, in un modo o nell’altro, deve comunque persistere per almeno le 24-48 ore successive all’infortunio.
ELEVATION (elevazione) – mantieni il più possibile la parte infiammata al di sopra del livello del cuore, così da favorire il ritorno venoso ed evitare ulteriori accumuli di

Una volta procurataci la distorsione, cosa possiamo fare per guarire nel minor tempo possibile?

Come prima cosa è bene rivolgersi immediatamente ad un medico specialista, che effettuerà una valutazione della zona lesa stilando una diagnosi.
A seconda della gravità, il medico potrebbe indirizzarci da un fisioterapista per un percorso riabilitativo (meglio se operante nel settore sportivo, capirà le vostre necessità agonistiche e avrà un occhio particolare per rimettervi in pista con attenzione specifica allo sport che praticate).

Gli obiettivi della RIABILITAZIONE sono:

Ridurre o eliminare il dolore
Recuperare la mobilità articolare
Migliorare il trofismo muscolare, cioè la forza dei muscoli stabilizzatori della gamba per favorire un buon controllo dell’articolazione.
Ripristinare la capacità propriocettiva, vale a dire rieducare il piede al perfetto controllo posturale e del movimento.

Si può prevenire o limitare il rischio di distorsione con esercizi o terapie specifiche?

Assolutamente si, possiamo sempre lavorare in prevenzione a livello muscolare. Questo non ci preserva in assoluto dall’incorrere in traumi ma ci permette di lavorare sull’elasticità di tutto l’apparato muscolo scheletrico che risulta quindi più resistente. Consiglierei esercizi di prevenzione quali:

Esercizi in monopodalica su terreno piano
Squat e affondi a intensità progressiva
Esercizi di propriocezione in monopodalica ad occhi aperti e occhi chiusi
Esercizi di propriocezione in monopodalica ad occhi aperti e chiusi su superficie morbida

Riproporre gli stessi esercizi su una superficie instabile come una tavola oscillante o bosu per aumentare la difficoltà man mano che si migliora.
La propriocettività dei nostri arti, in generale è molto importante per prevenire questo tipo di lesioni. Un buon fisioterapista può insegnare questo tipo di esercizi che possono poi essere svolti in totale autonomia.

Ci sono altri modi per abbassare il rischio distorsioni?

Le principali cause di questo infortunio a mio avviso sono legate ad alcune leggerezze:

Assenza di allenamento fisico propedeutico al Padel
Riscaldamento assente o scorretto
Lavoro di prevenzione assente o scorretto
Calzature inadeguate o usurate

Oltre a questo, ricordo le buone regole da osservare con le palline e qualsiasi oggetto esterno in campo e, comunque importante, allo stato del campo. Da buoni appassionati, ci mettiamo in campo in tutte le condizioni ma, ad esempio, umidità e pioggia possono rendere particolarmente scivolosa la superficie di gioco, così come giocare in campi che necessitano di manutenzione (manto usurato o superficie in cemento con “buche” disseminate qua e là).
Consiglio quindi vivamente di giocare in campi realizzati con materiali di qualità e in ottimo stato, se vogliamo giocare anche su campi umidi o bagnati, ricordiamoci di porre più attenzione del solito a come ci muoviamo nel campo, il grip delle nostre scarpe è decisamente alterato. Mantenete anche l’attenzione sull’usura delle scarpe. Le scarpe di padel sono create per dare il giusto sostegno al piede ma a seconda della frequenza con cui giochiamo, la tomaia si usura perdendo la sua efficacia. Assicuriamoci quindi di cambiarle con la giusta regolarità in base alle ore passate in campo o comunque ogni qualvolta ci rendiamo conto che la vestibilità è cambiata da quando le abbiamo indossate le prime volte.
Per ridurre questo tipo di infortunio già seguire questi piccoli consigli e accorgimenti potrebbe essere utile.

Buon Padel a tutti !

by Roberta Lozza

The post Gli infortuni nel Padel: Le distorsioni first appeared on Mr Padel Paddle.
0

MrPadelPaddle

Quando giochiamo a livello amatoriale non sempre abbiamo chiaro quando va scelto un colpo piuttosto che un altro e, soprattutto con i colpi a volo, questa indecisione ci fa fare la scelta sbagliata nei punti più combattuti o decisivi.

Vediamo ad esempio lo smash e la bandeja.

Entrambi sono colpi da “sotto rete” ma hanno caratteristiche molto diverse sia per strategia che per tecnica. Entrambi come abbiamo detto sono colpi fatti al volo e in genere, abbiamo occasione di sfoderarli quando siamo noi a trovarci nella fase di attacco.

Bandeja

La bandeja è un colpo difensivo che ci viene in soccorso quando gli avversari cercano di farci tornare a fondo campo. In occasione di lob alti ma corti e palle alte che mi portano ad arretrare sul campo, è una buona soluzione perché mi permette di fare un colpo rapido, lungo e talvolta con basso rimbalzo. A livello amatoriale spesso si rivela anche un colpo vincente ma in genere è considerato il colpo ideale per riproporsi sotto rete.

Per effettuare una bandeja, la mano non dominante si muoverà verso il lato del corpo, verso la griglia laterale. Se sei molto veloce, vedrai che questa mano passa “generalmente” davanti alle gambe del giocatore per andare a lato del corpo, all’altezza delle spalle, verso la griglia. Quindi, questa posizione può cambiare, se il giocatore deve cambiare la sua posizione, giocare in appoggio con il terreno o in sospensione. Ma il movimento di partenza sarà lo stesso.

Smash (Remate in spagnolo)

Lo smash invece è un colpo offensivo. Anche in questo caso lo possiamo valutare quando gli avversari tirano alto e corto, potendo scegliere se fare uno smash di potenza, uno smash lungo e lento o con gioco di sponde.
Questo colpo viene utilizzato quando vuoi chiudere il punto e vedi nel campo avversario il momento corretto per provarlo.

La scelta del tipo di smash è data dalla tua abilità nel realizzarlo e dalla propensione o meno dei tuoi avversari a posizionarsi correttamente.
Se hai una buona potenza, gli avversari sono a fondo campo e non sono particolarmente reattivi, puoi optare per uno smash di potenza che schizzerà in avanti.
Se invece gli avversari sanno leggere la partita e intravedi che al tuo gesto si predispongono allo scatto, puoi scegliere uno smash smorzato a fondo campo, che li coglierà impreparati.
Questo è un colpo efficace da sotto rete, spesso vediamo molti giocatori che lo provano da centro campo o anche dal fondo ma difficilmente supera la linea della rete.
Perché succeda infatti serve una tecnica perfetta, che va ad utilizzare perfettamente l’effetto molla delle gambe per la potenza, unita ad una forte elevazione. Se vuoi veder qualcuna di questi smash da fondo campo puoi cercare qualche tips di Galàn e LeBron.

Per effettuare uno smash
la mano non dominante non indicherà più la griglia laterale ma direttamente la palla, il giocatore sarà sotto la palla, la posizione della mano non dominante sarà diretta verso il cielo.

Esistono diversi tipi di Smash o Remate come il remate por 3 o por 4

ll grande allenatore Manu Martin ci spiega nel video come fare correttamente un Remate por4:



Buon Padel a tutti

by Roberta Lozza

The post Padel Amatoriale: Meglio uno Smash o la Bandeja? first appeared on Mr Padel Paddle.
0

MrPadelPaddle
Story 402198677

Quando giochiamo a livello amatoriale non sempre abbiamo chiaro quando va scelto un colpo piuttosto che un altro e, soprattutto con i colpi a volo, questa indecisione ci fa fare la scelta sbagliata nei punti più combattuti o decisivi.

Vediamo ad esempio lo smash e la bandeja.

Entrambi sono colpi da “sotto rete” ma hanno caratteristiche molto diverse sia per strategia che per tecnica. Entrambi come abbiamo detto sono colpi fatti al volo e in genere, abbiamo occasione di sfoderarli quando siamo noi a trovarci nella fase di attacco.

Bandeja

La bandeja è un colpo difensivo che ci viene in soccorso quando gli avversari cercano di farci tornare a fondo campo. In occasione di lob alti ma corti e palle alte che mi portano ad arretrare sul campo, è una buona soluzione perché mi permette di fare un colpo rapido, lungo e talvolta con basso rimbalzo. A livello amatoriale spesso si rivela anche un colpo vincente ma in genere è considerato il colpo ideale per riproporsi sotto rete.

Per effettuare una bandeja, la mano non dominante si muoverà verso il lato del corpo, verso la griglia laterale. Se sei molto veloce, vedrai che questa mano passa “generalmente” davanti alle gambe del giocatore per andare a lato del corpo, all’altezza delle spalle, verso la griglia. Quindi, questa posizione può cambiare, se il giocatore deve cambiare la sua posizione, giocare in appoggio con il terreno o in sospensione. Ma il movimento di partenza sarà lo stesso.

Smash (Remate in spagnolo)

Lo smash invece è un colpo offensivo. Anche in questo caso lo possiamo valutare quando gli avversari tirano alto e corto, potendo scegliere se fare uno smash di potenza, uno smash lungo e lento o con gioco di sponde.
Questo colpo viene utilizzato quando vuoi chiudere il punto e vedi nel campo avversario il momento corretto per provarlo.

La scelta del tipo di smash è data dalla tua abilità nel realizzarlo e dalla propensione o meno dei tuoi avversari a posizionarsi correttamente.
Se hai una buona potenza, gli avversari sono a fondo campo e non sono particolarmente reattivi, puoi optare per uno smash di potenza che schizzerà in avanti.
Se invece gli avversari sanno leggere la partita e intravedi che al tuo gesto si predispongono allo scatto, puoi scegliere uno smash smorzato a fondo campo, che li coglierà impreparati.
Questo è un colpo efficace da sotto rete, spesso vediamo molti giocatori che lo provano da centro campo o anche dal fondo ma difficilmente supera la linea della rete.
Perché succeda infatti serve una tecnica perfetta, che va ad utilizzare perfettamente l’effetto molla delle gambe per la potenza, unita ad una forte elevazione. Se vuoi veder qualcuna di questi smash da fondo campo puoi cercare qualche tips di Galàn e LeBron.

Per effettuare uno smash
la mano non dominante non indicherà più la griglia laterale ma direttamente la palla, il giocatore sarà sotto la palla, la posizione della mano non dominante sarà diretta verso il cielo.

Esistono diversi tipi di Smash o Remate come il remate por 3 o por 4

ll grande allenatore Manu Martin ci spiega nel video come fare correttamente un Remate por4:



Buon Padel a tutti

by Roberta Lozza

The post Padel Amatoriale: Meglio uno Smash o la Bandeja? first appeared on Mr Padel Paddle.
0