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Ebbene si  il dubbio amletico che assale più di un giocatore amatoriale è partecipo o non partecipo ad un torneo ?

Il padel ha la fortuna di avere tornei e campionati più o meno importanti dodici mesi l’anno e, con l’arrivo della bella stagione questi appuntamenti si intensificano inevitabilmente.
Da giocatori amatoriali, è abbastanza facile entrare in un trip mentale quando dobbiamo scegliere se buttarci nella mischia oppure rimanere a osservare fuori gabbia.

Ci capita spesso infatti di confrontarci con altri giocatori e, quando chiediamo se fanno tornei spesso ci sentiamo rispondere che: “gioco solo per divertirmi”; “non sono abbastanza bravo”; “se faccio torneo mi fanno quadrato” e frasi similari.
D’altra parte, è vero che nelle competizioni si trovano anche avversari di tutto rispetto, che giocano un padel anni luce lontano al nostro e questo incute un reverenziale timore in chi ha iniziato a giocare magari da pochi mesi. A volte anche la paura di fare una “brutta figura” convince i più a lasciar perdere.

I vantaggi di fare un torneo

Per nostra esperienza però, ci sentiamo di consigliare a mani basse di non aspettare chissà quale livello di gioco per iniziare, perché i vantaggi sono innumerevoli!
Intanto, c’è profonda differenza nel giocare la partita con gli amici o avversari del circolo, piuttosto che incontrare le stesse persone in una partita di torneo. Cambia la nostra pressione, l’aspettativa, la tensione. Che detto così potrebbe invogliare proprio a lasciar perdere se non siamo inclini alla competizione. Ma è pur vero che nella vita di tutti i giorni talvolta ci troviamo a sperimentarci con queste situazioni di tensione e pressione… quindi allenarci a gestirle mentre giochiamo ci aiuta anche una volta finito il torneo.
Oltre questo, ci diamo la possibilità di confrontarci con giocatori nuovi e di livelli diversi dal nostro. Certo, se siamo alle prime armi probabilmente il risultato finale non sarà dei più gratificanti ma la lezione di gioco che avremo fatto in campo varrà qualsiasi punteggio ottenuto. Sta a noi entrare in campo con consapevolezza e con la volontà di fare il nostro meglio possibile, di giocare fino all’ultima pallina.

Coppa dei Club 2021

Ci permette di sperimentare anche a livello strategico. Quando ci troviamo in una situazione di pressione o competizione, a livello neurale siamo molto più reattivi e rapidi nelle fasi di apprendimento, questo unito al fatto che ci troviamo a giocare con persone che conosciamo meno aumenta la nostra velocità nell’imparare a leggere il campo e il linguaggio del corpo degli avversari. Quando torneremo nelle nostre solite partite ci accorgeremo di notare cose che prima ci erano sconosciute e che, senza partite “sentite”, impareremmo dopo molte ore spese in campo.
C’è solo una differenza tra tornei maschili e femminili, data dal differente numero di giocatori.
Solitamente nei campionati maschili ci sono molti giocatori e questo rende possibile suddividere in fasce di livello principiante, intermedio, avanzato. Si trovano anche nello stesso livello dei diversi approcci delle squadre che rendono il torneo sfidante.

Killerpoint Club Challenger

Nelle donne invece, poiché il numero di chi entra in competizione ancora oggi è relativamente basso, è più facile che esista un unico gruppo che fa incontrare giocatrici principianti con altre che giocano da anni e hanno grande esperienza.
È un limite? Forse… è vero però che, soprattutto per chi si trova di fronte avversarie davvero forti, è quell’occasione unica e rara di poter giocare con qualcuno che in una partita di circolo difficilmente si rende disponibile ad un livello più basso. E sono le partite che insegnano di più!!
Il movimento padel al femminile è partito in ritardo rispetto agli uomini ma è in netta crescita, confidiamo che presto avrà una diffusione pari a quella maschile, per rendere questo sport sempre più amato e seguito.

Buon Padel a tutti !

by Roberta Lozza

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