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Epicondilite nel Padel: Cosa è bene fare,

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La settimana scorsa insieme al dott. Marco Carpene abbiamo visto come si evitano le infiammazioni al braccio ,quali sono i primi sintomi e se esistono delle cure, oggi vediamo invece cosa è bene fare pre e post partita di padel, quali potrebbero essere ausili di prevenzione e quale ruolo può giocare l’alimentazione sulle strutture sollecitate nel Padel

Cosa è bene fare pre e post partita quando si ha tendenza a soffrire di epicondilite e infiammazioni?
• Riscaldare i muscoli del braccio prima di iniziare un’attività sportiva.
• Fare esercizi di stretching per il polso e per la spalla ma anche per i muscoli del collo.
• Esercizi di rinforzo da ripetere a casa più volte al giorno. La prevenzione e cura dell’epicondilite può essere fatta anche a casa nei casi non eccessivamente severi.
• Mobilizzazione del polso, della spalla e del gomito, che tendono a “liberarsi” e aiutare il movimento.

Hesacore, Noene e similari aiutano in questi casi?

In commercio sono presenti diversi ausili antivibrazione da poter utilizzare così da ridurre al minimo le sollecitazioni che vengono irradiate sul braccio interessato (microtraumi).
L’Hesacore è un grip con struttura a nido d’ape. Questa forma particolare permette di avere una presa più sicura e una riduzione delle vibrazioni, in quanto sarà naturale stringere meno la racchetta e tenere la mano più rilassata.

Il Noene: appare simile all’overgrip e va posizionato tra il grip e il solito overgrip., protegge mani e braccia dalle sollecitazioni generate dall’impatto della pallina sulla racchetta, riducendo il formicolio da queste provocato e mettendo al riparo le articolazioni da fastidiose infiammazioni (es.epicondilite, tendinite del polso, etc.).

 

Vedendo le caratteristiche e gli effetti prodotti da questi due ausili direi che si, possono contribuire nella prevenzione di fastidiose problematiche a carico di articolazioni, soprattutto di polso, gomito e spalla.

Le varie fasce che vengono posizionate sull’avambraccio sono efficaci? in quali caso è bene usarle?

Esistono molti tipi di tutori per curare l’epicondilite, alcuni sono più efficaci e altri meno, ma tutti hanno in comune alcuni aspetti costruttivi.
Per prima cosa sono costituiti da una struttura a bracciale con un supporto più duro che si trova incluso nello strumento.
La fascia è generalmente di tipo elastico e regolabile per tensione (in base alla grandezza del braccio).
VA indossata e posizionata a circa 4 dita di distanza dal gomito. Si deve quindi cercare di palpare l’area dolente dei ventri muscolari e posizionare la fascia proprio al di sopra.
Proprio nel punto dolente si deve cercare di posizionare il cuscinetto duro, lo scopo del tutore è infatti quello di ridurre la tensione di un 20 % circa sulle inserzioni epicondilari e quindi limitare il sovraccarico funzionale.

Quale ruolo può giocare l’alimentazione sulle strutture sollecitate nel Padel?

È necessario crearsi una consapevolezza alimentare, e prendere confidenza con pochi concetti generali che è utile conoscere per impostare una corretta alimentazione, in relazione agli sforzi fisici da sostenere.
Dobbiamo innanzitutto ricordare che tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo, deve servire contemporaneamente:
• come benzina (le calorie),
• come protezione (vitamine, minerali, fibre, antiossidanti);
• per la regolazione termica (l’acqua delle bevande e quella contenuta nei cibi);
• per la continua manutenzione dei pezzi usurati (le proteine con i loro aminoacidi essenziali che permettono il continuo rinnovamento dei tessuti).

Va da sé che una buona alimentazione equilibrata e realmente nutritiva permette al nostro corpo di mantenere i nostri organi efficienti e in grado di performare al loro meglio.

Buon Padel a tutti

by Roberta Lozza in collaborazione con il dott. Marco Carpene

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