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Nuova ordinanza: nessuna regione senza Padel,

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Sono stati pubblicati i dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità relativi al periodo 18-25 gennaio che hanno portato alla decisione della cabina di regia di modificare i colori di diverse regioni, tutto ciò sarà ufficializzata da un’ordinanza del ministero della Salute ed entrerà in vigore da lunedi 1 febbraio

Da lunedi 1 febbraio non ci saranno più regioni colorate di rosso, saranno 4 le regioni più una provincia autonoma di colore arancione e tutto il resto delle regioni saranno in zona gialla 

Vediamo nel dettaglio la situazione aggiornata in Italia delle zone :

Zona Rossa:
Non vi sono regioni in zona rossa

Zona Arancione:
Provincia autonoma di Bolzano, Umbria, Puglia, Sardegna e Sicilia
Si potrà giocare a Padel presso circoli sportivi all’aperto (e per gli indoor dotati di tensostrutture secondo le regole di quanto previsto dalla faq del Dipartimento dello Sport) ma è vietato uscire dal proprio comune salvo quanto previsto dall’art. 2 comma 4 lettera B del Dpcm relativo ad attività e servizi non disponibili nel proprio comune.

Zona Gialla:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria
Si potrà giocare a Padel presso circoli sportivi all’aperto (e per gli indoor dotati di tensostrutture secondo le regole di quanto previsto dalla faq del Dipartimento dello Sport) con spostamenti liberi ma all’interno della propria regione.

Novità spogliatoi per gli Agonisti

Novità presenti nella FAQ numero 8  del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri aggiornate al 19 gennaio dove viene permesso l’utilizzo degli spogliatoi degli atleti professionisti e non che partecipano a determinate competizioni riconosciute di interesse nazionale, con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP).

Qual è il numero massimo di persone che possono accedere negli spogliatoi?
Gli spogliatoi possono essere utilizzati esclusivamente dagli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra che partecipano alle competizioni, organizzate dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, e riconosciute di interesse nazionale, con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP). Tali competizioni e i relativi allenamenti sono infatti consentiti all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali.
In forza di ciò , per evitare assembramenti, si rende obbligatorio per ogni struttura individuare il numero massimo di ingressi. Per calcolare il numero massimo di persone che possono essere presenti in contemporanea nello spogliatoio bisogna prevedere uno spazio minimo di 12 mq per persona. Tale numero va indicato su un cartello affisso obbligatoriamente all’entrata dello spogliatoio. È vietato l’uso di applicativi comuni, quali asciuga capelli, ecc. che, al bisogno, dovranno essere portati da casa. In queste aree deve essere comunque assicurato il distanziamento.
È inibito l’accesso agli spogliatoi a persone diverse dagli atleti specificati sopra, salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per atleti minorenni o non completamente autosufficienti.

ATTENZIONE

Rimane tuttora in vigore  la lettera e) dell’art. 1 del DPCM del 4 novembre in quanto riproposta anche nel DPCM del 14 gennaio  dove ”sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) – riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera e muniti di tessera agonistica, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e enti di promozione sportiva. Il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e il Comitato italiano paralimpico (CIP) vigilano sul rispetto delle disposizioni di cui alla presente lettera….”.

Buon Padel a tutti !

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