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Padel Club: Marta marrero “Vamos a por Todas!”,

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È uscito il numero di Gennaio di Padel Club con la nostra intervista esclusiva a Marta Marrero e tanti altri articoli dedicati al nostro Sport preferito…

Il numero di Gennaio di Padel Club,  l’inserto del Magazine Sport Club , da oggi è in anteprima online per noi appassionati di Padel.

Nell’inserto troveremo tanti articoli dedicati al nostro sport preferito:
– Marta Marrero: Dal Tennis al Padel
– World padel tour : I Master Final 2020
– Cupra Fip Tour : Sardegna capitale del Padel
– Caratteristiche e materiali delle racchette da Pádel

Il focus di oggi è l’intervista esclusiva a  Marta Marrero !

MARTA MARRERO: DAL TENNIS AL PADEL 

a cura di Carlo Ferrara e Marco Oddino

La 38enne spagnola Marta Marrero è nata a Las Palmas di Gran Canaria il 16 gennaio del 1983, attualmente è residente a Barcellona. Marta ha iniziato la sua carriera sportiva con il tennis dove è diventata professionista nel 1998, dopo una buona esperienza da juniores (12 titoli tra singolo e doppio).
Nel 2000 ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros partendo dalle qualificazioni e nel 2004 ha vinto il doppio al torneo di Sopot, con la partner Nuria Llagostera Vives; nel 2005 ha bissato tale successo, stavolta con Antonella Serra Zanetti. Il suo miglior ranking è stato il 47esimo posto, sia nel singolare nel 2004, che in doppio nel 2005.
Si è ritirata nel 2010 in seguito a una serie di infortuni.
Nel 2013 è diventata giocatrice professionista di padel e già nel 2015 in coppia con Alejandra Salazar, diventa da subito numero 2 del ranking, alle spalle delle gemelle atomiche Alayeto, riuscendo finalmente a scavalcarle in classifica e diventando numero uno al mondo per la prima volta nel 2016.

La stagione 2016 è stata forse la migliore, infatti, oltre al numero 1 del ranking WPT, arriva anche il titolo mondiale con la Spagna sia in coppia (con Alejandra Salazar) che in squadra, oltre che il titolo europeo a squadre nell’edizione 2017. Dopo un grave infortunio nel 2017 ritorna nel 2018 in coppia con la Salazar conquistando ben 6 titoli senza conquistare per una manciata di punti il primo posto ad appannaggio delle Alayeto.
Nel 2019 in coppia con Martita Ortega ritorna n° 1 al mondo con ben 7 vittorie nel circuito. Giocatrice di sinistra nel 2020 ha ottenuto il 5° posto nel ranking Race 2020 Wpt (è stata nel 2019 al 1° posto nel ranking attualmente congelato del circuito). In questa stagione è stata prima in coppia con Paula Josemaria nelle prime 8 tappe del circuito WPT (con una vittoria nel Master inaugurale a Marbella, 2 finali,2 semifinali, 2 quarti e saltato per infortunio l’Open di Minorca) e nelle rimanenti 3 tappe è ritornata con Marta Ortega raggiungendo una finale
e due semifinali.
Nel suo palmares al World Padel Tour ha trionfato in 24 tornei e vinto 224 match su 287 (78% di vittorie).

Padel Club, l’ha incontrata per un’intervista a tutto campo…

Marta sei una delle poche giocatrici ad aver raggiunto un altissimo livello sia nel tennis che nel padel, quali pensi che siano le ragioni di questo duplice successo?
Mi ha aiutato il fatto di provenire dal tennis che è uno sport competitivo ed esigente e mi è servito per focalizzarmi sul Padel e mirare ad obiettivi che via via ho ottenuto durante la mia carriera. Tuttavia nulla
sarebbe stato possibile senza il buon lavoro fatto in questi anni, circondata da persone professionali che mi hanno guidato costantemente.

Quali sono i tuoi colpi preferiti nel tennis e nel padel?
Nel tennis era il rovescio a due mani parallelo e nel doppio avevo una buona volée di diritto. Nel Padel il rovescio a due mani dal fondo, la battuta e la volée di diritto!
Se una bambina ti chiedesse una ragione per cui scegliere di giocare a padel anzichè a tennis e viceversa… come le risponderesti?
Le consiglierei di scegliere lo sport che le piace, con lo sport le persone acquistano delle qualità importanti che sono utili per la vita, come la disciplina, lo sforzo, il lavoro di squadra…
Quali sono state le rivali più agguerrite nel padel che hai incontrato durante la tua carriera?
Le gemelle atomiche Alayeto quando erano al primo posto del ranking, quest’anno le rivali più dure sono state la coppia Gemma Triay e Lucia Sainz.

Se dovessi scommettere su una giovane coppia femminile per i prossimi anni, su chi punteresti?
Ci sono varie giocatrici giovani che hanno ancora molto da dare: Martita Ortega, Ari Sanchez , Paula Josemaria e Bea Gonzalez, hanno tutte un grande futuro davanti.
Nella categoria maschile hai un tuo preferito e altri giocatori che ami seguire?
Penso che Juan Martin Diaz e Fernando Belasteguin abbiano ottenuto
risultati straordinari e difficili da ripetere. Bela per me è un vero sportivo. Poi mi piace seguire tutti i giocatori, anche se Galan e Lebron sono davvero spettacolari.

Sei stata prima nel ranking sia nel 2016 che nel 2019, quale è stato dei due anni quello più complicato per raggiungere questo straordinario risultato?
Tutti e due gli anni sono stati molto duri. Nessuno ti regala nulla, vincere 6-7 tornei con la concorrenza che c’è da anni nel circuito femminile è molto complicato, con Martita c’era pressione perché eravamo
favorite insieme ad Ale Salazar e Ari Sanchez per essere le numero 1 e questo pesa molto. Con Alejandra le favorite erano le gemelle Alayeto e i riflettori erano puntati su di loro, penso che sia stato più difficile l’anno scorso insieme a Martita.

Cosa non ha funzionato quest’anno con la tua compagna Paula Josemaria?
Con Paula , il contesto di quest’anno non aiutava affatto a formare una coppia che comincia da zero. Il lockdown è stato un handicap. Era chiaro che dovevamo giocare molto insieme per connetterci, e non poter gareggiare o allenarci non aiutava di certo. Quando abbiamo ripreso a giocare è stato molto complicato tornare alla regolarità, alternando partite buone a meno buone. Eppure anche così fino alla tappa italiana, eravamo numero 1-2 del circuito. In Sardegna a settembre abbiamo giocato a un ottimo livello, abbiamo raggiunto la finale ma mi sono fatta male alla caviglia e abbiamo perso il torneo. Il problema alla caviglia mi ha fatta arrivare al successivo Master di Barcellona poco allenata. Vamos a por todas!! (andiamoci a prendere tutto!!). Dover rinunciare nel diventare le numero 1, è stato un momento difficile, perché credo che avessimo delle possibilità concrete di riuscirci. Ho superato anche una mononucleosi che ha intaccato ulteriormente le mie energie e non ho potuto dare di più. Si è parlato male di me, sivè detto che ho lasciato Paula a pochi tornei dalla fine della stagione.
Mi hanno fatto molto male i commenti ingiusti, non è stata comunque una mia scelta. Ci sono persone che oltretutto non tengono conto che questo è uno sport professionistico.

Quale è la caratteristica che ti piace di più della tua racchetta Black Crown?
La mia nuova racchetta del 2021 è la Piton Nakano 15k, è una racchetta che mi piace molto, con un buon equilibrio tra controllo e potenza. Ha una durezza media, cosa che noto nei miei colpi di potenza. Data la sua forma rotonda il punto dolce è più ampio e mi aiuta molto la impugnatura lunga per il mio rovescio a due mani!


Pensi di poter continuare a giocare per tanti altri anni o ti sei data un termine?
Al momento non ho nessuna data in testa, il mio obiettivo è continuare a giocare con passione per gli anni che ho davanti, voglio essere ancora molto competitiva e godermi ogni momento.
Terminata la carriera continuerai a rimanere nel mondo del padel o pensi di fare altro?
La mia vita ed il futuro saranno sempre legati al padel. Attualmente ho due Club in Catalogna (Augusta Padel Sant Cugat del Vallès e Aurial Padel Vic) ed ho in programma di aprirne altri a Barcellona, ma anche in altre città.
Prima o poi ti rivedremo a giocare in italia nella serie A?
Al Circolo Canottieri Aniene sono stata benissimo e se torno vorrei tornare lì perché mi hanno trattata molto bene.
A proposito, cosa ne pensi della crescita del movimento Padel in Italia?
Lo sviluppo di circoli in Italia è stato veloce, questo è molto positivo per la crescita del Padel e per la nascita di una vera e propria passione; è anche importante che vengano in Italia professionisti del Padel e buoni allenatori che creino scuole e insegnino lo sport. La serie A è molto ben organizzata e il livello è altissimo. Ci sono diverse giocatrici italiane che stanno venendo a giocare il Wpt e questo è ottimo!
Il prossimo anno con l’altra Marta continuerete a stupirci come nel 2019? Quali sono i vostri obiettivi?
Dobbiamo continuare a migliorare sia a livello individuale che in coppia, vogliamo creare un gioco più vivace e sorprendente in quanto i nostri obiettivi sono lottare per primeggiare ed essere competitive.
mi ha fatta arrivare al successivo Master di Barcellona poco allenata. Vamos a por todas!! (andiamoci a prendere tutto).

Per vedere tutti gli articoli dell’inserto clicca sull’immagine e buona lettura online del numero di Gennaio di Padel Club !!!

Sport Club il Magazine sportivo e di lifestyle presente, da oltre 18 anni, nella maggior parte dei circoli sportivi del Lazio con una tiratura di oltre 30.000 copie e per la quale hanno scritto e scrivono numerosi personaggi dello sport e non solo.
E’ stata la prima rivista sportiva in Italia anni fa a credere nel Padel con un inserto, di oltre 20 pagine, completamente dedicato al nostro sport sia a livello professionistico che amatoriale.
Anche se nasce come una rivista locale le rubriche dedicate al Padel sono e saranno sempre di più a carattere nazionale ed internazionale.

Dal mese di giugno 2020 sono entrato a far parte anche io nella squadra di Sport Club, curando come coordinatore l’inserto Padel Club, per offrire il mio contributo con rubriche sempre più approfondite dedicate al nostro Sport preferito!

Buon Padel a tutti

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