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Patty Llaguno: 40 anni ma ancora Top Players Mr Padel Paddle
Patricia Llaguno Zielinski è nata il 25 febbraio 1985 a Cartagena, nel 2013 è diventata la prima giocatrice della storia a vincere il titolo WPT in coppia con Ely Amatriain e nel 2014 ha vinto con lei il campionato mondiale a coppie, aggiudicandosi inoltre diversi titoli mondiali con la nazionale spagnola.
Gioca già come lo scorso anno al fianco di un’altra veterana del Tour, Lucia Sainz, con l’obiettivo di levarsi più soddisfazioni possibili. Al momento ricopre la posizione n.12 del ranking…ed a 40 anni, essere ancora lassù è un grandissimo risultato
Come giudica lo sviluppo in Italia che è arrivata a quasi 10.000 campi?
Sono molto colpita dalla qualità delle società e dei giocatori italiani e sono certa che il trend continuerà a crescere.
Vedi anche altri paesi avvicinarsi a questa passione?
Negli ultimi anni il numero degli spettatori durante i tornei in Belgio e Olanda fa capire che in quell’area sta prendendo molto piede.
Qual è il fattore che fa funzionare una coppia?
Non credo che esista una formula magica, ma ritengo fondamentale che entrambi i giocatori si rispettino l’uno e soprattutto che siano autocritici, perché questo aiuterà anche il rapporto in campo.
Pensa che se le cose non funzionano si debba cambiare subito partner?
Ci vuole il tempo necessario perché le cose accadano. Ovviamente, se i sentimenti sono negativi è inutile continuare e sbattere contro un muro.
Il ricordo più bello della sua carriera?
Dopo tutti questi anni, è aver vissuto l’evoluzione di questo sport che mi ha insegnato molto su come relazionarmi con le persone. Ho creato legami e mi sono state date delle opportunità che sono state decisive per il resto della mia vita.
E la cosa più brutta?
Quando le cose non funzionano o non si raggiungono i propri obiettivi, è un’esperienza frustrante e difficile da gestire, ma allo stesso tempo sono convinta che serva anche questo nella vita di un atleta per aiutarlo
a essere più consapevole delle cose che sta vivendo in ogni momento.
Le piace giocare in Italia?
Moltissimo, gli italiani hanno un carattere meraviglioso e mi piace la passione e il modo in cui vivono il padel. Non vedo l’ora di tornare al Foro Italico.
Se potesse cambiare una regola del gioco, quale sarebbe?
Penso che sarebbe interessante rimettere la regola di tanti anni fa. In pratica quando una coppia serviva non poteva andare subito a rete, ma doveva aspettare prima la risposta delle avversarie. Ricordo di aver giocato con questa regola nel primo torneo internazionale a cui ho partecipato in Argentina quando avevo 12 anni, ma poi le regole sono cambiate.
Obiettivi per il 2025?
Voglio ancora migliorare e aggiungere dettagli al mio gioco, oltre ad avere la possibilità di continuare con Lucia a rimanere tra le coppie di punta e questa senza dubbio è una sfida entusiasmante.
Vede qualche giocatrice su cui puntare per il futuro?
Tra le giovani promesse direi Martina Calvo e Raquel Eugenio che hanno il padel nelle vene e soprattutto una mentalità davvero competitiva.
Come si trova con i social network?
Abbastanza nella media. Li uso come uno strumento di lavoro dato che oggi è indispensabile, anche se non amo passare troppo tempo al telefono.
Fonte: Marco Oddino – Corriere dello sport
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