Nato a Pamplona il 25 settembre del 2000, Jon Sanz, n.9 del ranking, è già da tempo uno dei giocatori più costanti e interessanti del circuito.
Una stagione che lo ha visto arrivare sempre almeno ai quarti di finale, con una finale in Finlandia e una vittoria in Francia al P2 di Bordeaux.
Due settimane fa la ciliegina sulla torta e grande sorpresa di tutti, dove insieme a Jorge Nieto, ha vinto le Premier Finals a Barcellona, annullando due match point e completando la rimonta contro Coello e Tapia, veri dominatori del 2024, che venivano da ben 9 successi consecutivi.
Un finale di stagione incredibile…e poi la vittoria alle Finals. Ci racconta le sue sensazioni?
La realtà è che è tutto incredibile e sono a mille. Finire la stagione in questo modo con una vittoria in uno dei tornei più importanti dell’anno ti da la carica per affrontare il futuro in modo molto positivo.
Quali sono i fattori che devono funzionare in una coppia?
Secondo me il rapporto personale è determinante e rende tutto più facile, sia durante l’allenamento dove si deve lavorare duramente, e nelle partita dove bisogna supportarsi sempre, oltre ogni nervosismo.
Non crede che tutti questi cambiamenti di partner, siano spesso troppo affrettati?
Le coppie si formano per diventare più competitive possibili e arrivare al massimo obiettivo nella classifica mondiale, ma bisogna vedere come vanno i primi 3-4 tornei insieme e già da li si capisce che aria tira o se bisogna cambiare subito.
Quale colpo ruberebbe al suo compagno?
A Coki gli ruberei la difesa, è molto forte su tutti i colpi da dietro.
Ha qualche rituale in campo prima della partita?
Si. Mi riscaldo sempre nello stesso modo e ascolto una musica che mi carichi prima di entrare in campo.
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Come vede il padel tra 10 anni?
Alla fine penso che il padel sarà uno sport che andrà sempre più e crescerà e così anche l’audience del pubblico. Noi vogliamo portare il padel ancora in tanti altri grandi paesi come sta succedendo ora negli Stati Uniti, Giappone e Cina, per renderlo al più presto globale.
Obiettivi per il 2025?
Vorrei ovviamente restare costantemente nel top 10 e poi vincere qualche titolo in più rispetto al 2024, con l’obiettivo di lottare per salire il più possibole in classifica.
Come si trova con i social network?
I social mi piacciono, ma allo stesso tempo è un lavoro e non ho molto tempo da dedicargli, così fortunatamente c’è Rubén, il mio community manager, che mi è di grandissimo aiuto.
Sogno nel cassetto?
Un sogno che nell’anno appena terminato non si è potuto avverare, è stato vincere il campionato del mondo. Vorrei comunque prima vincere un Major nella stagione che inizierà tra qualche mese e pur sapendo che sarà difficile, non vedo perchè non sognare.
Fonte: Marco Oddino – Corriere dello sport
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